IBSA | Transat CIC: due giorni al via del Class40 IBSA. Alberto Bona ''Regata difficile ma epica''
Alle 13:02 di domenica 28 aprile, la terza stagione del progetto Sailing into the Future. Together, sponsorizzato da IBSA
Alle 13:02 di domenica 28 aprile, la terza stagione del progetto Sailing into the Future. Together, sponsorizzato da IBSA
Lorient, 26 aprile 2024 – Con la parata dei Class40 e degli IMOCA e con la cerimonia di apertura del villaggio si è ufficialmente avviata, mercoledì scorso la 15ª edizione della Transat CIC. A due giorni dalla partenza, in programma alle 13:02 di domenica 28 aprile, la terza stagione del progetto Sailing into the Future. Together, sponsorizzato da IBSA, entra nel vivo con una prova che è già pronta a diventare epica per le tante difficoltà da superare.
"Siamo pronti per questa nuova impresa del Class40 IBSA.” – ha dichiarato Giorgio Pisani, Vice Presidente IBSA Group e Leader del progetto Sailing into the Future. Together. “La terza stagione di questo progetto è quella della maturità. Il nostro skipper Alberto Bona parteciperà a due grandi sfide che lo coinvolgeranno totalmente, così come coinvolgeranno l'attenzione di tutta IBSA, in Europa e negli Stati Uniti. Sono certo che il lavoro fatto da Alberto Bona in questi mesi di preparazione darà i suoi frutti”.
I migliori sono pronti al via, in una regata resa ancora più complessa per la rotta così settentrionale e i limiti imposti dall’organizzazione. Le zone di divieto di navigazione, rese note nei giorni scorsi, comprendono infatti un’ampia area nel Nord Atlantico orientale in cui non si può accedere, sia per rispettare le zone di protezione dei cetacei, sia per questioni di sicurezza legate alla banchisa e alla presenza di iceberg. A questo si somma l’obbligo di dichiarazione anticipata delle vele da imbarcare: la scelta più importante è stata definita da ogni skipper domenica scorsa, come dire che il dado è tratto.
Le aree di rispetto disegnate attorno alla costa Nord degli Stati Uniti e lungo il Canada fanno sì che la rotta che i navigatori dovranno scegliere sarà marcatamente verso Ovest, con la difficoltà di riuscire a gestire al meglio le depressioni che arriveranno, che a causa dei limiti imposti dall’organizzazione, non potranno essere sfruttate al meglio.
“Una regata difficile e affascinante” – commenta Alberto Bona – “perché richiederà molta resistenza fisica e preparazione mentale, per gestire in solitaria le depressioni attese, e anche tanta capacità strategica per trovare il miglior compromesso tra le miglia da percorrere e la giusta posizione per ottenere velocità e governare la corrente”. Vietato, infatti, finire in mezzo alla Corrente del Golfo: se la rotta diventasse troppo meridionale, si rischierebbe di incappare – una volta in avvicinamento alla costa americana – in una corrente contraria che, in alcune condizioni, potrebbe “remare contro” sottraendo velocità alla barca.
Ci si prepara quindi al via, alla ricerca dell’equilibrio tra la necessità di cercare nelle perturbazioni la giusta pressione del vento senza andare troppo a Nord, trovare la miglior andatura per risparmiare miglia, evitare la Corrente del Golfo e le zone interdette, e tenere costantemente alta l’attenzione nei confronti dei pescherecci con l’incognita delle nebbie. Il tutto combattendo anche il freddo, poiché l’acqua in alcune di quelle aree ha una temperatura di poco superiore allo zero. E come sempre accade in questo sport, più la regata è difficile maggiore è la grinta per i 13 skipper in gara nella Class40. “In questa prova la concorrenza è forte” – commenta ancora Alberto Bona – “oltre al duello con Ambrogio Beccaria, ci sono tanti eccellenti skipper, comprese alcune sorprese”. Tra queste la barca di Vincent Riou, praticamente costruita in segreto e con alcune novità progettuali, a partire dal timone unico, e anche le nuove imbarcazioni, come il Mach 6, ovvero la versione successiva del Class40 IBSA, sempre progettato da Sam Manuard.
Si potrebbe anche aggiungere che è la prima volta che le nuove generazioni di Class40 con prua a scow, pensate per le lunghe planate verso i Caraibi, affrontano rotte in cui la bolina rischia di monopolizzare buona parte della corsa. Vedere la solidità e le velocità che le barche potranno raggiungere di bolina larga o traverso sono i temi centrali di questa regata, che si prepara a essere scenario di racconti epici.
IL PROGETTO: Il progetto triennale Sailing into the Future. Together è stato lanciato a gennaio 2022. La partnership tra IBSA e lo skipper Alberto Bona è nata su basi e valori comuni e ha l’obiettivo di utilizzare la vela come veicolo di comunicazione aziendale verso il mercato e il mondo della nautica. Ingegno, coraggio, innovazione, responsabilità sono elementi che accomunano IBSA e Alberto Bona; la sfida oceanica, insieme alla gara sportiva, rappresenta metaforicamente anche la storia, la filosofia e la visione di IBSA, costantemente rivolta al futuro e parte di un percorso che avvicina sempre di più l’azienda al tema della sostenibilità ambientale e sociale, con una particolare attenzione a progetti di vela inclusiva per persone con disabilità. A novembre 2022 la Route du Rhum è stata la prima tappa sportiva del progetto Sailing into the Future. Together. Nel 2023 Alberto Bona con il Class40 IBSA ha disputato sei regate, tra cui la Rolex Fastnet Race e la Transat Jacques Vabre. Con due vittorie e tre podi, il record per il maggior numero di miglia in 24 ore e oltre 15.000 miglia navigate, Alberto Bona si è aggiudicato il primo posto assoluto nel Campionato internazionale Class40. Nel 2024 affronterà, tra aprile e luglio, due transatlantiche tra le più dure del panorama internazionale: la Transat CIC da Lorient (Francia) a New York e la Québec Saint-Malo (dal Canada alla Francia).
LO SKIPPER: Alberto Bona, torinese, laureato in filosofia. Da studente universitario conquista il trofeo Panerai con Stormvogel, veloce ULDB e barca storica con la quale attraversa per la prima volta l’Oceano Atlantico, vincendo la ARC con un equipaggio neozelandese. Nel 2012 partecipa alla Minitransat arrivando 5°, uno dei migliori risultati italiani di sempre in questa categoria. Nel 2015 passa nella categoria prototipi Mini 6,50 con Promostudi La Spezia: vince il campionato italiano e arriva secondo in Oceano nella traversata Les Sables – Azzorre. Nel 2017 arriva al Class40: sull’ex Telecom Italia di Giovanni Soldini partecipa alla Transat Jacques Vabre, dove è costretto al ritiro quando è al sesto posto. Nel 2019 è a bordo del trimarano Maserati Multi 70, una delle barche più veloci al mondo, dove fa pratica sui foil prima di passare al Figaro Beneteau 3, con cui partecipa alla Solitaire; unico italiano iscritto, termina 7° tra gli esordienti il primo anno e 16° assoluto nel 2020. Nel 2021 conquista il titolo italiano offshore in team e vince gli europei in doppio misto a bordo del Figaro 3. Nel 2022 inizia il nuovo progetto in partnership con IBSA: dopo l’ottavo posto alla Route du Rhum 2022, nel 2023 Alberto Bona vince il Campionato internazionale Class40 chiudendo una stagione con tre podi e oltre 15.000 miglia percorse.
LA BARCA: Disegnata dall’architetto navale francese Sam Manuard e realizzata dal cantiere JPS Production, la barca di Alberto Bona è un Class40 modello Mach 5. Le caratteristiche: prua a scow – arrotondata e dalla forma più larga e piatta rispetto alle prue standard – progettata per rimanere alta sull’acqua evitando di sprofondarvi, carena allround particolarmente performante in condizioni di forte vento di poppa, pozzetto ampio e protetto per affrontare la navigazione in condizioni estreme in posizioni il più possibile comode e sicure.
IBSA: IBSA (Institut Biochimique SA) è una multinazionale farmaceutica svizzera fondata nel 1945 a Lugano. Oggi è presente con i suoi prodotti in oltre 90 Paesi in 5 continenti e ha 18 filiali dislocate in Europa, Cina e Stati Uniti. L’azienda ha un fatturato consolidato di 900 milioni di franchi e impiega oltre 2.200 persone fra sede centrale, filiali e siti produttivi. IBSA detiene 90 famiglie di brevetti approvati e altri in fase di sviluppo e un vasto portfolio di prodotti che permette di coprire 10 aree terapeutiche: medicina della riproduzione, endocrinologia, dolore e infiammazione, osteoarticolare, medicina estetica, dermatologia, uro-ginecologia, cardiometabolica, respiratoria, consumer health. È inoltre uno dei maggiori operatori a livello mondiale nella medicina della riproduzione e uno dei leader mondiali nei prodotti a base di acido ialuronico. I pilastri su cui IBSA fonda la sua filosofia sono: Persona, Innovazione, Qualità e Responsabilità.
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