Lisbona, la Città della Luce
Un susseguirsi di colori, dal mare alle case...
Un susseguirsi di colori, dal mare alle case...
Lisbona entra nel cuore. Uno dei figli più illustri della città, Fernando Pessoa, scriveva: "Non ci sono per me fiori che siano pari al cromatismo di Lisbona sotto il sole". Perché la capitale storica del Portogallo è sempre stata considerata dai suoi cittadini, dai visitatori e dagli artisti la Città della Luce, o per meglio dire, delle luci.
Un susseguirsi di colori, dal mare alle case, dalle persone alle azulejos, un susseguirsi di emozioni, dalla gioia alla malinconia, che si spiega solo con la varietà degli elementi naturali e umani che qui convivono.
Pessoa diceva ancora in una delle sue poesie: "Il cuore non ha bisogno di sapere cos'è il bene". Lo sa è basta. La bellissima posizione di Lisbona sulla riva Nord del fiume Tago ha conquistato visitatori per più di mille anni; perfino i romani avevano battezzato il luogo "Felicitas".
Fernando Pessoa |
La luce arriva dall'oceano, da lontano, e diventa poliedrica andando a sbattere sugli elementi di questa città; il fiume con i suoi riflessi (che taglia Lisbona ma la unisce al mare), le viuzze strette, con vicoli di pochi metri dove sembra di ascoltare il respiro intenso di qualcuno che si ferma e guarda l'orizzonte da cui proviene quella stessa luce che gli illumina il viso.
La capitale del Portogallo è una delle capitali più affascinanti d'Europa: luminosa, calda, signorile e popolare allo stesso tempo. Lisbona si staglia nel cielo azzurro, con l'ocra e i colori pastello delle antiche case, delle chiese, delle torri e dei campanili. E' una metropoli con un'intensa vita culturale, sede di diversi musei nazionali e gallerie d'arte. Vivace è la vita notturna, soprattutto lungo il fiume Tago e nel Bairro Alto, dove si trovano locali di tutti tipi, bar caratteristici o dal design ultramoderno, discoteche, sale da ballo, ristoranti lussuosi o semplici e genuine trattorie.
La cucina portoghese è caratterizzata da una ricca varietà di piatti saporiti e originali che nel tempo hanno recepito anche le influenze delle lontane colonie del Portogallo.
Foto di Cristina Macia da Pixabay
Molti gli eventi che si tengono durante l'anno: opere, concerti di musica classica o moderna, festival, fiere e corride. A Lisbona viene davvero voglia di perdersi, anche solo per un giorno, immersi in un'atmosfera da romanzo del Novecento...
Lisbona poggia su sette colli che declinano in una insenatura naturale, dove è stato ricavato lo storico porto, approdo e punto di partenza sicuro per navigatori ed esploratori alla ricerca di nuovi mondi e nuove ricchezze. La città si snoda lungo il fiume Tago (o Tejo) e conta oggi poco più di mezzo milione di abitanti (che diventano però oltre 2 milioni considerando l'area metropolitana della Grande Lisbona).
António de Oliveira Salazar
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Rappresenta la meta ideale sia per viaggi brevi, organizzati anche all'ultimo minuto grazie ai trasporti aerei low cost, sia per soggiorni più lunghi, che permettono di conoscerla ed assaporarla in tutte le sue declinazioni: storica, culturale, folcloristica, gastronomica, artistica, popolare e anche moderna.
L'antica storia della città (pensate che tra l'altro il Portogallo, nato nel 1139, è una delle più vecchie nazioni europee) ha plasmato l'architettura di Lisbona e il carattere dei suoi abitanti, persone educate ed ospitali, che celano però quella malinconia pungente, ed allo stesso tempo indefinita, che loro chiamano saudade.
Quella di Lisbona è una lunga storia, caratterizzata soprattutto dalla Lisbona moresca, dalla Lisbona capitale di un impero coloniale vastissimo e centro di commercio mondiale, dalla distruzione avvenuta a causa del Grande Terremoto di Lisbona nel 1755, dalla difficile ricostruzione della città moderna, e poi il Novecento, con la dittatura di António de Oliveira Salazar e il conseguente isolamento del Portogallo rispetto al resto del mondo.
Per poi arrivare ai giorni nostri, passando dalla pacifica Rivoluzione dei Garofani del 1974 (che ha segnato l'inizio della democrazia), proseguendo con l'ingresso del Paese nell'Unione Europea nel 1986 e arrivando al nuovo processo di sviluppo contemporaneo.
Lisbona Arcade centro storico - Foto di cocoparisienne da Pixabay
Ma ritorniamo a parlare della Lisbona da visitare, che vista dal fiume ci appare in tutta la sua antica e suggestiva bellezza; i suoi colli poi la rendono un susseguirsi ritmico di discese e salite, tra antiche e strette stradine dalle quali si intravede il mare. Le colline si alzano dalla Baixa, o città bassa.
Strade ripide conducono a est, attraverso il quartiere detto la Alfama, fino al Castello de São Jorge, una cittadella moresca presa dal primo re del Portogallo, Alfonso I, nel 1147.
Per avere un'idea generale della città che state per visitare raggiungete l'Alfama, situato sulla parte alta della città; da qui si gode una vista stupenda e ci si rende conto di cosa è ancora oggi Lisbona: un misto di antiche culture che insieme hanno plasmato la sua società e la sua struttura urbana; fenici, romani, mori, iberici, tutti hanno contribuito alla formazione della cultura portoghese, facendo di Lisbona una delle capitali più interessanti d'Europa. La struttura dell'Alfama è ancora quella della kasbah: un intrico di strade ripide, scalinate, case con il bucato steso fuori ad asciugare, piccoli negozi di alimentari, taverne e cantine dove è ancora possibile mangiare e bere in allegria. Il Castelo de São Jorge domina dall'alto il quartiere e dai suoi bastioni si godono splendide vedute.
Foto di Pedro Grão da Pixabay
Questo quartiere è sempre affascinante ma nel tardo pomeriggio è davvero magico, con la gente che si raduna a parlare e la musica africana (molti abitanti della zona provengono dal Mozambico e da Capo Verde) che fa da sottofondo. Fermatevi al Miradouro di Santa Luzia, vicino alla chiesa omonima, rilassatevi e godetevi la vista.
Potrete vedere la cupola di Santa Engracia, la Chiesa di Santo Estevao e le due imponenti torri bianche di Sao Miguel.
Osservate gli anziani che intanto giocano a carte sotto il pergolato di bougainville; questa è una scena vera di vita quotidiana che vi resterà impressa nella mente molto di più di una semplice cartolina.
I tram di Lisbona - Foto di João Paulo da Pixabay
Sempre nel quartiere, se amate le arti decorative non mancate di visitare il museo di Lisbona noto anche come Fondazione Ricardo do Espirito Santo Silva.
Una visita alle bancarelle del mercatino delle pulci, conosciuto anche come il mercatino dei ladri, è consigliata: non si fanno certo affaroni come un tempo, ma troverete comunque stampe, piastrelle azulejos, vestiti usati, oggetti in ferro battuto originali. Poco distante troverete anche pesce, verdure ed erbe aromatiche in vendita.
Nel quartiere trovate anche la chiesa di Santa Engracia, il Museo Militare, allestito in un ex fonderia per cannoni e la Casa dos Bicos, con la celebre facciata con le pietre a forma di diamante. Verso ovest c'è la strada più alla moda della città, è questo il luogo delle vie eleganti e dello shopping. La strada si chiama Rua Garrett o Chiado e qui i negozi alla moda si affiancano ad enormi chiese barocche.
Foto di Jazi Araújo da Pixabay
Oltre all'Alfama, di cui vi abbiamo appena parlato, i maggiori quartieri (Bairros) sono il quartiere basso (Cidade Baixa) e il quartiere alto (Bairro Alto). Cartina alla mano (tra cui quella dei trasporti pubblici), Lisbona è visitabile bene utilizzando i trasporti urbani. Leggi anche in proposito come muoversi a Lisbona
Parliamo adesso del Quartiere Alto. Sicuramente, per poter comprendere lo spirito di Lisbona, bisogna addentrarsi nelle strette vie del Bairro Alto, la città alta, una delle poche zone sopravvissute pressoché indenni al disastroso terremoto del 1755.
Arrampicandovi per le stradine in salita (utilizzando magari uno degli elevador, le funicolari), lasciandovi alle spalle gli affollati negozi ed il viavai di turisti che regnano nel Rossio, potrete respirare qui la vera "atmosfera locale" ricca di contrasti.
Castello de São Jorge - Foto di lapping da Pixabay
Camminando per i vicoli (a volte si può essere assaliti quasi da un senso di claustrofobia) troverete grandi palazzi interamente rivestiti da azulejos (piastrelle splendidamente decorate a mano, che formano grandi mosaici a tema prevalentemente marino), affiancati a case totalmente lasciate all'abbandono, alcune addirittura pericolanti (ma che stanno per essere ristrutturate quasi dappertutto); al termine dei vicoli si aprono larghi spiazzi, la maggior parte dei quali offrono belle vedute panoramiche sulla città. Accanto a negozi, più o meno recenti, trovate antiche botteghe o buie taverne dove la sera si canta il fado. Il fado è la musica del Portogallo, rispecchia il suo carattere malinconico, quasi la paura di essere felici temendo di rompere un fragile equilibrio.
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Amalia Rodriguez regina del Fado |
Il fado a Lisbona racconta tante cose non necessariamente tristi, anche se possono sembrare tali, come la nostalgia per qualcosa di bello e passato, la paura ancestrale dell'oceano accompagnata dalla necessità impellente di andare per mare a trovare altre opportunità, l'angoscia e l'ansia delle donne per i loro mariti che partivano con più di una possibilità di non tornare.
Le note del Fado si sentono, lontane, passeggiando per le strade di Lisbona, escono dalla finestra aperta di qualche casa nelle sere d'estate, oppure si sentono nei ristoranti (casas do Fado) dove grandi interpreti di questa musica sono diventati monumenti nazionali, come Amalia Rodriguez (nella foto), alla cui morte, avvenuta nel 1999, furono proclamati tre giorni di lutto nazionale. A proposito del Fado sempre Pessoa diceva: " Il fado non è né allegro né triste, è la stanchezza dell'anima forte, l'occhiata di disprezzo del Portogallo a quel Dio cui ha creduto e che poi l'ha abbandonato: nel fado gli dei ritornano, legittimi e lontani... "
Per realizzare quale labirinto sia il Bairro Alto potete salire sulla collina di fronte, quella dell'Alfama appunto, dove sorge il già citato Castelo de São Jorge, antica postazione di osservazione. Qui la vista spazia, oltre che sul Bairro Alto, che si erge davanti agli occhi, su buona parte della città, sui suoi dintorni e sul fiume, sul quale si stagliano il profilo del Ponte 25 de Abril (molto simile al Golden Gate americano) e la sagoma, a forma di croce, della grande statua del Cristo Rei, costruita sulla sponda opposta del fiume.
Tra le due colline sorge la Baixa, il quartiere commerciale in basso, interamente costruito dal Marchese di Pombal dopo il Grande terremoto di Lisbona del 1755. Il quartiere si pone nettamente in contrasto, sia per la disposizione urbanistica che per lo stile degli edifici, con il Bairro Alto e l'Alfama. La Baixa rappresenta ancora oggi la zona commerciale di Lisbona, dove potrete trovare numerosi negozi e boutiques alla moda, l'ideale se avete intenzione di fare shopping.
Foto di Pierre-Alain DEGARDIN da Pixabay
Sulla riva destra del fiume Tago, leggermente in periferia, sorge il quartiere di Belem, una tappa obbligata per ogni viaggiatore amante delle esplorazioni. Qui infatti si trova il famoso Padrao do Doscombrimentos, il monumento a forma di prua di nave che celebra le grandi scoperte per mare. Vi assicuriamo che questo monumento lascia veramente allibiti per le sue dimensioni, anche se sul posto, per mancanza di altri riferimenti, la sua grandezza può sfuggire all'occhio (ma provate a fare una foto - come questa a destra - che inquadri l'intera costruzione e qualche persona, avrete davvero l'idea delle proporzioni!). Fermatevi anche a dare un'occhiata al planisfero che decora lo spiazzo vicino al monumento e che riporta tutte le tappe delle successive esplorazioni.
Non lontano si trova anche la Torre di Belem, un luogo pieno di suggestioni che ha la caratteristica di sorgere in prossimità della riva. La Torre, che venne costruita nel 1515, serviva da fortezza a guardia dell'ingresso del porto di Lisbona ed era un tempo su un isolotto, trovandosi in mezzo alla foce del Tago.
Con il terremoto del 1755 l'isolotto si è spostato e si è avvicinato alla sponda. Questo è stato il punto di partenza simbolico per molti dei famosi viaggi di esplorazione portoghesi, e per i marinai rappresentava l'ultima immagine che vedevano della loro terra.
La torre fu fatta edificare, su progetto di Francisco de Arruda, per celebrare la scoperta della rotta per l'India da parte del navigatore portoghese Vasco de Gama. De Arruda, aveva già lavorato su fortificazioni portoghesi in Marocco e questo spiega la presenza di torri di guardia in stile moresco e di altre influenze moresche. Di fronte al fiume ci sono finestre ad arcate, delicate logge in stile veneziano e una statua della Madonna del Buon Ritorno, un simbolo di protezione e buon auspicio per i marinai.
La Torre, assieme al Mosteiro dos Jeronimos, altra perla di Belem, è uno dei migliori esempi architettonici dello stile manuelino, lo stile caratteristico delle opere rinascimentali del Portogallo, che prende il nome dal re portoghese di quel periodo Manuel I. Dal 1983 questi esempi di architettura in stile manuelino sono iscritti come Patrimonio dell'Umanità Unesco.
Nel Monasteiro dos Joronimos si trovano le tombe del grande navigatore Vasco de Gama, il primo europeo a circumnavigare l'Africa e arrivare in India, e quella del poeta-navigatore Luís de Camões, paragonato per la sua maestria nel poetare, ad Omero, Virgilio, Dante e Shakespeare. Nella cappella del chiostro riposano, dal 1985, le spoglie di Fernando Pessoa. Qui il 13 dicembre 2007 è stato firmato il Trattato di Lisbona che riforma i Trattati precedenti su cui si fonda l'Unione Europea.
Sempre sulla riva destra del Tago, ma dalla parte opposta della città rispetto a Belem, si trova il quartiere dell'Expo, interamente costruito in occasione dell'Esposizione Universale del 1998, dove in precedenza sorgeva una zona industriale abbandonata. Nelle intenzioni dei progettisti, evidentemente, l'esposizione doveva colpire il visitatore sotto ogni aspetto: qui infatti le soluzioni architettonicamente innovative si sprecano, a cominciare dalla linea metropolitana rossa, anch'essa appositamente costruita in occasione della manifestazione. In effetti, passeggiando per i vialetti, non si rimane annoiati osservando le diverse costruzioni ed, in lontananza, il ponte Vasco da Gama che attraversa il Tago, uno dei ponti più lunghi in Europa con i suoi oltre 17 km.
Qualcuno prova un senso di disagio in questo grande quartiere "fieristico", pensato per accogliere un gran numero di persone in occasione di un evento particolare ma che sembra non aver ancora trovato un suo cuore pulsante. Approfittate comunque del grande centro commerciale e visitate l'Oceanarium, uno dei più grandi acquari europei.
Terminato il tour di Lisbona, vi suggeriamo di fare una gita al mare. La costa si raggiunge facilmente con un viaggio in treno della durata di circa mezza ora, partendo dalla stazione di Cais do Sodrè e scendendo a Cascais, rinomato centro balneare situato a quattro passi da Estoril (località famosa per il casinò e il circuito automobilistico). Da qui si prosegue a piedi, attraversando Cascais e raggiungendo lo splendido litorale, dove l'Atlantico si infrange violentemente sull'imponente scogliera, in alcuni tratti alta più di cento metri!
Cascais - Foto di b1-foto da Pixabay
L'atmosfera in questo luogo è veramente carica di suggestioni, specie se, contemplando il magnifico tramonto che tinge di rosa le rocce brulle, si pensa che per secoli la gente che abitava questi luoghi si è sempre chiesta, e non ha mai potuto sapere, cosa ci fosse dall'altra parte di quella vastità d'acqua che è l'oceano. Se avete voglia di proseguire ancora un po', muovendosi verso nord per qualche chilometro lungo la costa si raggiunge Cabo da Roca, l'estremo occidentale del continente europeo.
Sempre con il treno, questa volta partendo dalla avveniristica stazione d'Oriente (nella foto), si raggiunge in un paio d'ore il piccolo borgo di Tomar, dove l'antica fortezza dei Templari domina dall'alto di una collina circondata dai boschi. Anche questo luogo è molto suggestivo, per l'importanza storica che ha avuto e per la bellezza del convento fortificato, che risalta ancora di più nella cornice dei suoi giardini a terrazza. Dall'interno della chiesa dei Templari, che dovrebbe riprodurre il Tempio di Gerusalemme, si può ammirare la grande vetrata decorata a motivi marini, altro famoso esempio di stile manuelino. Se la giornata è limpida, facendo il giro delle mura esterne si può ammirare un vasto panorama stendersi oltre le cime degli alberi del bosco sottostante (anch'esso visitabile passeggiando per i numerosi vialetti).
Per ulteriori informazioni vedere anche la guida di Lisbona dell'omonimo sito dedicato al Portogallo:
www.portogallo.cc/lisbona.html
Leggi tutto: www.informagiovani-italia.com
Foto di copertina di Dennis Trevisan da Pixabay
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