Che fine ha fatto Nessie?
Il primo avvistamento risale al 565 da parte di un monaco irlandese
Il primo avvistamento risale al 565 da parte di un monaco irlandese
Il Mostro di Loch Ness "Nessie", è una creatura leggendaria che vivrebbe o avrebbe vissuto nel Loch Ness, un lago della Scozia.
Non esiste alcuna prova dell'esistenza del cosiddetto "mostro" e alcune foto che lo ritrarrebbero sono dimostrate false o non sono ritenute particolarmente significative dal punto di vista scientifico.
Il lago di Loch Ness in Scozia
Il primo avvistamento di questo mostro lacustre risale al 565, quando il monaco irlandese San Columba descrive, nella sua Vita Sancti Columbae, il funerale di un abitante delle coste del fiume Ness, emissario del Loch Ness, assalito ed ucciso da una "selvaggia bestia marina", uscita strisciando dalle acque, che egli scacciò con le preghiere.
Alcuni avvistamenti, in cui la sagoma era confusa (avrebbe potuto essere qualsiasi cosa), sarebbero avvenuti anche sulla terraferma, a partire dal 1930. Il 2 maggio 1933 l'Inverness Courier riferì che nel lago di Loch Ness era stato avvistato uno strano animale: i coniugi MacKay, proprietari di un albergo a Drumnadrochit, una località sulla riva del lago, avevano scorto due strane gobbe emergere dall'acqua. Il "mostro" era stato osservato dalla nuova strada appena costruita sulla riva settentrionale.
La prima fotografia di Nessie
Nel novembre 1933 venne scattata la prima fotografia da Hugh Gray; essa mostra un lungo "oggetto" sinuoso che nuota in superficie facendo ribollire l'acqua all'intorno.
In dicembre, un cineasta della Scottish Film Productions, Malcolm Irvine, riuscì a girare un film: il mostro è per quasi un minuto mentre nuota alla velocità di quindici chilometri l'ora. Irvine nel 1936 fece anche un secondo filmato nel quale si vede la testa dell'animale alzarsi e abbassarsi a ogni movimento del corpo
Una delle testimonianze più influenti riguardo al mostro è "La foto del chirurgo" scattata da Robert Kenneth Wilson nei pressi di Invermoriston con l'ausilio dell'amico Maurice Chambers il 19 aprile 1934. La foto finì in prima pagina dello Scottish Daily Record con il titolo "Misterioso oggetto nel lago di Loch Ness". Wilson, in realtà, di fotografie ne scattò diverse; la più importante mostra una silhouette nera, leggermente ricurva all'estremità, circondata di mulinelli concentrici.
Alla base della silhouette sembra apparire quello che potrebbe essere un corpo. Su un'altra foto, l'"oggetto" in questione è quasi sparito nell'acqua. Ad ogni modo nel 1994, sessant'anni più tardi, la foto fu smascherata dal Centro di Loch Ness come un falso: non era infatti un'autentica foto di Nessie, ma di un modellino creato dal patrigno del dottor Wilson aggiungendo a un sottomarino giocattolo una testa e una coda.
Loch Ness 1934 - La foto di Robert Kenneth Wilson
Un avvistamento tipico di "Nessie" si deve alla signora Marjory Moir ed è dell'ottobre 1936:
«Piovigginava leggermente, il lago era grigio, il cielo era grigio e il colore della creatura era grigio scurissimo, in netto contrasto con lo sfondo più chiaro dell'acqua e del cielo. Il mostro era immobile in superficie, rivolto in direzione di Inverness. La lunghezza era di quasi dieci metri; è difficile valutare la distanza esatta che ci separava, tuttavia era abbastanza vicino a noi perché potessimo vederlo molto distintamente. C'erano tre gobbe, la più grande nel mezzo e la più piccola dietro il collo, che era lungo e snello, con una testa piccola e priva di tratti visibili. Immergeva spesso la testa nell'acqua, come per mangiare o forse semplicemente per divertirsi.
Loch Ness 1951 - Foto del boscaiolo Lachlan Stuart
Quasi altrettanto celebre della foto del dottore, quella scattata nel 1951 dal boscaiolo Lachlan Stuart, mostra tre gobbe che emergono dall'acqua.
Nel 1955, P. MacNab si fermò nei pressi del castello di Urquhart, che domina il lago, per scattare una foto, quando a un tratto sentì un rumore nell'acqua: ebbe appena il tempo di sostituire l'obiettivo con un teleobiettivo da 150 millimetri e un enorme animale uscì dall'acqua. MacNab lo fotografò: la foto è interessante perché si vedono sia il mostro sia il castello. In confronto con l'altezza del castello, che è di venti metri circa, si può valutare intorno alla stessa lunghezza la parte emersa dell'animale, ma è possibile che la foto mostri due esemplari. Infatti se la si esamina attentamente si può notare che le due gobbe non sono esattamente l'una sul prolungamento dell'altra: siccome la seconda è più piccola della prima, si è potuto pensare che si trattasse di un maschio accompagnato dalla femmina o di un giovane che seguiva la madre.
Loch Ness 1955 - Foto di P. MacNab presso il castello di Urquhart
Effettivamente, in varie occasioni più animali sono stati visti insieme. Il guardiacoste Alexander Campbell asserì di aver visto il dorso di tre mostri apparire alla superficie del lago: il primo e il secondo erano nettamente più grandi del terzo, e mentre il movimento in avanti dei primi due era regolare, il terzo si muoveva a zig zag, come per divertimento. Nel giugno del 1937, due allievi dell'abbazia di Fort August videro tre piccoli mostri, lunghi appena un metro, che fuggirono via quando essi cercarono di acchiapparli.
Nell'aprile del 1960, un ingegnere dell'aeronautica, Tim Dinsdale, filmò una gobba che attraversa l'acqua in una scia potente a differenza di quella di una barca. La JARIC (centro di analisi delle immagini e di intelligence inglese storicamente conosciuta come MI4) dichiarò che l'oggetto era "probabilmente animato".
Nel 1993 Discovery Communications realizzò un documentario chiamato Loch Ness Discovered che si avvalse di un miglioramento digitale del film di Dinsdale. Un esperto di computer che aveva migliorato il film notò un'ombra nel negativo che non era molto evidente nel positivo. Attraverso il rafforzamento e la sovrapposizione dei fotogrammi, trovò quello che sembrava essere il corpo posteriore, le pinne posteriori e 1-2 gobbe aggiuntive del corpo simile a un plesiosauro. Egli affermò che: «Prima di vedere il film, pensavo che il mostro di Loch Ness fosse solo un mucchio di sciocchezze. Dopo aver fatto la valorizzazione, non sono così sicuro».
Gli ultimi avvistamenti o testimonianze di un certo rilievo e riportate dai mass media risalgono agli anni ottanta del XX secolo d.C..
Loch Ness 2007 - Foto di Gordon Holmes
Gli ultimi avvistamenti sono piuttosto recenti: un avvistamento del celebre mostro è avvenuto il 26 maggio 2007 ad opera di Gordon Holmes, un tecnico di laboratorio che ha filmato una sagoma nuotare nel lago, mentre l'ultimo risale a fine agosto 2009, ad opera di Jason Cooke, guardia di sicurezza che, per fotografare il presunto mostro, ha utilizzato Google Earth.
La foto di Jason Cooke su Google Earth
La comunità scientifica degli zoologi pensa che il "mostro" semplicemente non esista, per due serie di ragioni, la seconda delle quali di ordine teorico:
Nessun ritrovamento di tracce, resti animali al di sopra di ogni ragionevole dubbio, è stato mai documentato.
La piramide alimentare di un lago relativamente piccolo come il Loch Ness non potrebbe sostenere la vita di una famiglia di predatori delle dimensioni del presunto mostro.
Se per assurdo, esistesse un solo mostro di Loch Ness, la specie sarebbe da considerarsi irrimediabilmente estinta; al contrario, se ne esistesse una popolazione in grado di perpetuarsi, non si spiegherebbe il fatto che non vi siano prove più convincenti di quelle portate dai sostenitori.
Il lago di Loch Ness
Per tentare di controbattere i dubbi relativi all'alimentazione della creatura è stata avanzata l'ipotesi che vuole l'esistenza di un canale segreto che colleghi il lago al Mare del Nord. Questa teoria spiegherebbe anche l'assenza di ossa e altri resti sul fondale del lago. Non vi sono tuttavia prove dell'esistenza di canali che conducono al mare.
L'ipotesi che riscuote più successo fra i sostenitori dell'esistenza del "mostro" è che si tratti di uno o più esemplari di plesiosauro o di elasmosauro sopravvissuti in qualche modo all'estinzione.
Scheletro di Meyerasaurus, Museum am Löwentor, Stoccarda
Bisogna precisare che, in ogni caso, la creatura non si potrebbe comunque definire un dinosauro, poiché i rettili marini dell'era mesozoica erano solo "parenti" dei dinosauri.
Alcuni sostenitori dell'esistenza del mostro affermano che vi sono testimonianze in cui Nessie sarebbe stata vista entrare in acqua con prede cacciate sulla terraferma, e che questo starebbe ad indicare che non si ciba (o almeno non in via esclusiva) di pesce, mentre riguardo agli spazi essa in tal modo non avrebbe a disposizione solo il piccolo Loch Ness ma anche la terraferma, dove avrebbe potuto rifugiarsi. Le pinne però indicherebbero che Nessie è un animale marino, e quindi avrebbe avuto bisogno di ritornare almeno periodicamente in acqua.
La leggenda di Nessie
Gli scettici fanno tuttavia notare che un animale della stazza di un dinosauro assai difficilmente potrebbe passare inosservato sulla terraferma e che nessuna testimonianza finora è risultata effettivamente credibile.
Dal 1956, attraverso l'uso di imbarcazioni dotate di ecoscandaglio, diverse volte e con diversi metodi si è scandagliato il lago con l'unico risultato di rilevare tre grandi masse in movimento, che gli scettici identificano come banchi di pesci, mentre secondo alcuni sostenitori della teoria del mostro potrebbero essere stati gli altri componenti della famiglia di Nessie.
Il posizionamento di esche di vario tipo (soprattutto salmoni) non ha portato ad alcun risultato. I sostenitori dell'esistenza del mostro sostengono il fallimento ipotizzando che in quel momento il mostro potrebbe non essere stato in acqua o comunque non aver gradito il tipo di cibo[senza fonte]. Riguardo alle esche ipotizzano invece che il presunto mostro sia un predatore attivo (che si nutre solo di prede vive) o che non si tratti affatto di un predatore
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