Vacanze Anni '60 - Come eravamo
di Graziella Parisi
di Graziella Parisi
Il cosiddetto “miracolo economico” a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 aveva migliorato il tenore di vita dell’italiano di ceto medio e medio basso, come di quello operaio, permettendogli di realizzare qualche piccolo sogno come il televisore, il frigo, la lavatrice e l’automobile (almeno una piccola utilitaria).
Il tutto pagato a rate, spesso rinunciando alle vacanze fuori città.
Concessionaria Fiat anni sessanta - Da www.raistoria.rai.it
Sì, perché negli anni ’60 non si vivono vere e proprie “smanie per la villeggiatura” di tipo goldoniano: le vacanze al mare in particolare diventano una vera e propria conquista sociale, che permette al semplice impiegato, all’artigiano e al pizzicagnolo, di piantare il proprio ombrellone accanto a quello del noto professionista, del capoufficio, dell’imprenditore; e magari, tra una chiacchiera e l’altra, stringere una specie di amicizia, perché, a contatto con la natura e tutti in costume da bagno, le differenze sociali si assottigliano, si ridiventa più umani.
La famiglia tipo di quegli anni parte tutta insieme per le vacanze, un po’ perché la patente allora non si prendeva prima dei vent’anni, ma soprattutto perché di auto in una famiglia di medio reddito in genere ne bastava una, e grazie che ci fosse.
Spiaggia anni sessanta
Carica fino al tetto di valigie legate con gli appositi elastici e coperta di un nailon in caso di pioggia (che ogni tanti kilometri occorre fermarsi a rimboccare perché sbatacchia rumorosamente)la nuova Seicento o Millecento Fiat si immette fiduciosa per una delle tante nuovissime autostrade della penisola.
Ma poiché la massa dei vacanzieri” si muove quasi tutta il giorno successivoalla chiusura delle grandi fabbriche del nord (e delle poche del sud), all’ingresso del primo casello è già coda di svariati kilometri. In genere non ci si altera più di tanto, l’italiano medio sa che questo è lo scotto da pagare per andare in ferie, e si sente comunque parte di un esercito di privilegiati.
La mitica Fiat 600 - Da members.xoom.it
E la coda in autostrada è una sorta di “livella” sociale, che accomuna tutti i “cumenda” con la Maserati e gli operai calabresi che ritornano con la famigliola al paese natio. Tutti ad aspettare e pazientare, sbirciando nella macchina del vicino di coda.
Per lo più ci si accontenta di mete non troppo lontane; per chi cala dal nord industriale va bene la Liguria, una pensioncina o una camera ammobiliata (casomai si dorme in tre nel lettone), se si può invece addirittura un appartamento in affitto. I prezzi sono ancora onesti ed accessibili a tutti, ma ci si deve accontentare magari di una località deturpata dal cemento di un’edilizia turistica selvaggia, e di un mare (già allora) non troppo pulito.
Ma noi ragazzi a quel tempo non eravamo di certo consapevoli ei problemi dell’ecologia: non conoscevamo neppure la parola.
Le code in autostrada - Da www.donnamoderna.com
Ci bastava la presenza mitica e finalmente reale del mare, sporco o pulito che fosse, agognata e rimpianta per tutto il resto dell’anno in città; la nostra terrazza e la nostra compagnia, la stessa della stagione precedente, con le varianti di nuovi adepti e di qualche defezione.
La mitica terrazza sul mare, quella dello stabilimento balneare scelto dai nostri genitori, è il luogo di convegno tacito, il nostro tempio. Qui lontani dai “matusa” intenti al riposino pomeridiano, ci facciamo squarciare le orecchie dal primo juke-box a tutto volume (tre canzoni cento lire).
Il Jukebox al mare anni sessanta
Paul Anka grida disperato “Oh Oh Diana, il rock-n-roll di Elvis ci fa muovere le gambe sotto il tavolo, mentre “Be bop a lula” diventa il tormentone dell’estate.
Sono le ore calde, non si balla; seduti e silenziosi ostentiamo sguardi assordi e distaccati da esistenzialisti, ci atteggiamo, nascondendo le emozioni, ad apparire grandi e “navigati”. E’ la moda del momento.
In realtà la nostra forza sta nel sentirci parte di un gruppo, nell’essere tanti, tutti insieme.
Ma la sera la terrazza non è più soltanto nostra e non è più la stessa: lampadine sospese ai fili e luci del lungomare riflesse sull’acqua creano un’atmosfera magica, un incantesimo.
Scena tratta dal film di Dino Risi "Il sorpasso" del 1962
Anche i genitori, rigorosamente in disparte, cedono alla dolcezza di un valzer o al brio di una mazurka.
Quelli sono però i “nostri” tempi: si respira rinnovamento nell’aria, come nella musica, nelle idee, nella politica. Di questo ci saremmo accorti solo più tardi.
Sulla terrazza d’estate ci bastava uno sguardo un po’ più significativo, un ballo guancia a guancia, per scatenare i battiti del cuore e farci immaginare un futuro fantastico, dove tutto era alla nostra portata, tutto era ancora possibile.
Il mondo che stava cambiando sapeva finalmente di giovane, e questo ci andava bene.
Graziella Parisi
Ti Potrebbe Interessare Anche
Capodanno a New York, la storia della ''Ball Drop'' a Times Square
Ogni 31 dicembre da 117 anni a questa parte, New York festeggia l’arrivo del nuovo anno a Times Square. Come sarà quest'anno ? In...
La storia del Capodanno e delle sue tradizioni nel mondo
Capodanno nel mondo moderno cade il 1º gennaio del calendario gregoriano in uso ai fini civili in tutto il mondo e nella larghissima maggioranza degli...
Capodanno 2025, chi lo festeggia per primo ?
Prendendo come riferimento il nostro fuso orario, saranno gli abitanti dell'isola di Kiribati a festeggiare per primi l'arrivo del 2025. Si tratta di un...
Britannia rule the waves !
In questi versi poetici risiede lo spirito marinaro di una intera nazione che dal 1740 accompagnavano il legittimo orgoglio di ogni singolo marinaio. Malgrado...
Non solo Gesù: ecco quelli del 25 dicembre
Chi è il personaggio più celebre nato il 25 dicembre? Verrebbe da rispondere Gesù di Nazaret, al cui «compleanno» risalirebbe...
L’ultimo grado mancante
Per un appassionato c’è sempre qualcosa di nuovo da vedere al National Maritime Museum di Greenwich che nove anni fa, ha ospitato una mostra...
NarcoSub: i sommergibili della droga
I sommergibili dei narcos, chiamati anche narco-sub, sono dei piccoli sommergibili costruiti dai trafficanti per il contrabbando della droga. Essi...
Oro nel blu - La ricerca dei relitti carichi di metalli preziosi
La ricerca dei relitti carichi di metalli preziosi è sicuramente una delle avventure più affascinanti per gli appassionati di mare e di subacquea. Con...
La grande potenza marinara delle piccole nazioni
Nel panorama secolare della navigazione commerciale si è portati a riconoscere ruolo primario alle grandi potenze marinare affermatesi nel tempo...