Li Galli è un arcipelago appartenente al comune di Positano (SA).
Ubicato poche miglia a sud della Penisola Sorrentina e costituito da tre isole: Gallo Lungo (40° 34' 57 N, 14° 26' 09 E), La Rotonda (40° 34' 47 N, 14° 25' 55 E) e Dei Briganti a nord della Rotonda (40° 34' 51 N, 14° 25' 55 E).
Isole Li Galli: da sinistra Gallo Lungo, La Rotonda, e Dei Briganti
Gallo Lungo è la più grande delle tre ed è l'unica ad essere stata abitata fin dai tempi dei Romani: ha una forma allungata che si estende per circa 400 m con una larghezza variabile che verso il centro è di circa 100 m e verso la "testa" è di circa 200 m.
A ovest di Gallo Lungo si trovano La Rotonda e Dei Briganti a nord della Rotonda, denominazione quest'ultima riportata sul sito del comune di Positano, anche se più comunemente l'isola viene indicata sui testi con il nome di Castelluccio (o talvolta La Castelluccia).
Isole Li Galli - Gallo Lungo
Storia antica
Strabone, geografo greco del I secolo a.C.(63-19) descrisse per la prima volta le tre isole in due brani: il primo nel libro I (2, 12, 13, = C 22-23) e il secondo nel libro V (4,8 = C 247), identificandole come sedi delle sirene e dando loro il nome di Sirenai o Sirenussai.
Non è casuale l'accostamento de Li Galli con le Sirene: queste ultime rappresentano nella mitologia greca gli ostacoli e i pericoli alla navigazione ed è proprio in quel tratto di mare che le correnti portavano spesso le imbarcazioni a schiantarsi contro di esse, naufragando.
Le Sirene greche
Si vuole che il nome Li Galli derivi dalla iconografia delle Sirene nell'arte figurata greca arcaica, nella quale vengono immaginate metà donna e metà uccello: le Sirene "greche" quindi non vanno confuse con le Sirene metà donna e metà pesce della fantasia popolare, alimentata peraltro da molte pellicole e cartoni animati.
L'accostamento più immediato che si può fare con le sirene "pennute" è quindi quella della gallina o del gallo: da qui il nome Li Galli ancora oggi utilizzato.
Isole Li Galli
Nel 1225 Federico II di Svevia donò le tre isole al monastero di Positano denominandole "tres Sirenas quae dicitur Gallus".
Storia moderna
Li Galli ha da sempre esercitato un grande fascino, tanto da renderla ambita a molti personaggi famosi. Nel 1924 il coreografo e ballerino russo Leonide Massine acquistò l'arcipelago, facendo costruire su quelle rovine una magnifica villa che l'architetto Le Corbusier abbellì ulteriormente.
Li Galli - Due ballerini sulla terrazza di quella che fu la villa di Rudolf Nureyev - Foto www.giannicoppola.info
La proprietà passò poi ad un altro celeberrimo ballerino russo, Rudolf Nureyev, che l'acquistò nel 1989: poco dopo la sua morte, avvenuta nel 1993, l'arcipelago è passato in mano ad altri privati.
L'arcipelago fa parte dell'Area Marina Protetta di Punta Campanella.
Mitologia
Come già detto, Li Galli viene identificato con il luogo in cui le sirene vivevano e ammaliavano i marinai in transito, facendoli naufragare contro gli scogli.
La mitologia narra di due navi che sono riuscite a scampare questo triste destino: quella di Ulisse, di ritorno dalla guerra di Troia, e quella degli Argonauti.
Una raffigurazione di Ulisse tentato dalle Sirene
Nell'Odissea di Omero, Ulisse non volle rinunciare a sentire il canto delle sirene e così, su consiglio dalla maga Circe, si fece legare all'albero della nave, ma solo dopo aver turato con della cera le orecchie dei suoi marinai: egli poté quindi estasiarsi al loro canto mentre la nave continuò indisturbata il suo cammino.
Gli Argonauti, invece, si salvarono grazie alla bravura di Orfeo che prese a suonare la lira, surclassandone il canto; le sirene, per l'umiliazione subita, si buttarono in mare e furono tramutate in sassi.
COORDINATE
POSITANO
40°37',63 N 14°29',10 E
PER CONTATTARE IL PORTO
VHF canale 16
E-mail: positano@guardiacostiera.it
Telefono: 089-875486
In copertina foto di Giuliana Vecchi da Pixabay
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