La Giudecca è un'isola (o, meglio, un insieme di otto isole collegate tra loro) posta a sud del centro storico di Venezia.
Si affaccia sull'omonimo canale della Giudecca, di fronte al sestiere di Dorsoduro, di cui l'isola fa parte dal punto di vista amministrativo.
Venezia - Isola della Giudecca
Alla Giudecca vera e propria (4.792 abitanti) si è aggiunta in tempi recenti Sacca Fisola (1.458 abitanti), un'isola posta all'estremità occidentale ottenuta bonificando parte della Laguna.
Situata a sud rispetto al resto della città, ne costituisce una zona residenziale piuttosto tranquilla e priva di eccessiva presenza turistica.
Storia
La Giudecca è stata da sempre parte integrante di Venezia e la sua storia è intimamente legata a quella di quest'ultima.
Francesco Guardi - La regata sul canale della Giudecca - Da www.artribune.com
Bonificata in epoca relativamente tarda, fu una zona ricca di orti e giardini, quindi tradizionale luogo di evasione. La rapida espansione edilizia l'ha ridotta poi a zona degradata e persino malfamata, contraddistinta da stretti e oscuri vicoli e palazzi trascurati.
Da alcuni decenni l'isola è stata recuperata e vi sono sorti complessi residenziali d'avanguardia che si integrano con il recupero degli spazi industriali abbandonati.
Antica cartolina della Birra Venezia e di una trattoria - nuovistilidivita.corrieredelveneto.corriere.it
La Giudecca era anticamente conosciuta col nome di Spinalonga, forse per la sua forma allungata a lisca di pesce.
Secondo alcuni l'attuale toponimo deriverebbe dalla presenza sull'isola del primo ghetto ebraico, poi spostato dove è l'attuale, a Cannaregio. Questa teoria, però, è in disaccordo con un fattore noto: il primo Ghetto di Venezia venne istituito solo il 29 marzo 1516 e sembra proprio che in precedenza gli ebrei fossero liberi di abitare in qualsiasi luogo della città.
Venezia- Campo del Ghetto Novo - Foto da DEPOSITPHOTOS
Un'altra ipotesi fa derivare il toponimo da zudegà (in veneziano antico "giudicato"), in riferimento alla sentenza con cui, all'inizio del IX secolo, la Repubblica vi concedeva alcuni terreni alle famiglie Barbolani, Flabanici e Caloprini per risarcirle dei danni sofferti durante l'esilio al quale erano state ingiustamente condannate.
Un'ulteriore proposta, infine, avvicina "Giudecca" all'attività dei conciatori di pelle, i quali utilizzavano alcune sostanze vegetali ricavate da sterpami e arbusti. In Veneto e Trentino questi ultimi sono indicati con i vocaboli zuèc, zueccam, zuecchi e simili, mentre in Istria è frequente il toponimo Zudeca in riferimento ad un luogo dove si conciano le pelli.
Venezia - Un scorcio della Giudecca - Foto da DEPOSITPHOTOS
È allora probabile che anche l'isola veneziana tragga il nome dalla presenza di questa attività e/o dall'abbondanza di sterpami utilizzati durante la lavorazione del cuoio.
Turismo
Su questa isola, tra il 1577 e il 1592, venne eretta la chiesa del Redentore su progetto del Palladio. Questo monumento religioso fu un segno di ringraziamento per la fine della terribile pestilenza che nel 1576 causò la morte di un terzo della popolazione cittadina, fra cui lo stesso doge Sebastiano Venier; ancor oggi risulta essere il fulcro della Festa del Redentore.
Venezia- Chiesa del Redentore - Isola della Giudecca - Foto da DEPOSITPHOTOS
L'interno della chiesa del Redentore è pregevole e ricco di dipinti dei maggiori pittori veneziani. Nella sagrestia vi sono dipinti di Paolo Veronese. La migliore vista d'insieme di questa pregevole chiesa tardo-rinascimentale si può avere dalla Fondamenta delle Zattere, ovvero la lunga banchina a sud del sestiere di Dorsoduro.
Il Redentore non è la sola chiesa palladiana presente sull'isola: poco distante sorge infatti la chiesa delle Zitelle che, oltre alle normali funzioni religiose, ospita anche un centro congressi tra i più moderni della città.
Venezia - Chiesa delle Zitelle
L'edificio attiguo alla chiesa era un tempo adibito a convento per ragazze indigenti che potevano qui imparare i tradizionali lavori femminili (fra cui i famosi merletti veneziani).
Di notevole pregio è anche l'antichissima chiesa di Sant'Eufemia, risalente al VII secolo: è fra le più antiche di Venezia, e nonostante la semplicità degli esterni, racchiude un interno di notevole pregio.
Venezia - Canale della Giudecca - Foto da DEPOSITPHOTOS
Vanno ricordati anche due complessi monastici con la relativa chiesa: quello dei santi Biagio e Cataldo, che vide l'intervento degli architetti Domenico Rossi e Giorgio Massari, ma oggi non più esistente (demolito nel XIX secolo), e quello di Santa Croce, ancora visibile, seppur sconsacrato e in stato di abbandono.
Sull'estremità occidentale dell'isola sorge il neogotico Molino Stucky, costruito nel 1895 dal conte Giovanni Stucky. Troppo costoso da mantenere, cadde in disuso nel 1955. Rilevato dal gruppo Acqua Pia Antica Marcia, dal 2007 è adibito a centro congressi e hotel della catena Hilton.
Venezia - Il Molino Stucky
Sulla punta opposta dell'isola sorge invece l'Hotel Cipriani, una delle residenze veneziane più lussuose, non molto lontano dal quale si vede la caratteristica facciata della Casa dei Tre Oci, palazzo neogotico, di cui sull'isola è presente anche un altro esempio nel complesso di Villa Herriot, rivolto verso la laguna.
Cucina
Alla Giudecca è possibile mangiare di qualità e a poco prezzo nelle tante trattorie tipiche. Troverte Il baccalà mantecato morbido e saporito, controbilanciato dal gusto pungente delle sarde in saor.
Seppie con polenta - Da persorsi.wordpress.com
Molto fresco il pesce spada con scorza d’arancia. Il tutto innaffiato da un leggero Prosecco della casa. Come primi le linguine, cotte al dente con guance di rana pescatrice e carciofi freschi. Poco pomodoro, molto prezzemoli e bocconcini di pesce morbidissimi. Davvero buono.
Fra i secondi, sorprendente le seppie cotte nel loro nero, servite con polenta abbrustolita. Da persorsi.wordpress.com
Approdo
L'approdo nasce in uno degli angoli più belli della laguna di Venezia, l'Isola della Giudecca. Si sviluppa su un'area di 30.000 mq interamente dedicata alla progettazione, alla realizzazione, alla cura della barca.
Venezia - Marina della Giudecca
Orario di accesso: continuo.
Fondo marino: sabbioso
Fondali: 3-4 m.
Telefono: Marina della Giudecca, Giudecca 212/C – 30133 Venezia tel. 041.5212781 info@cantieristicaveneziana.com
Posti barca: 460
Lunghezza massima: 20 m
Rade sicure più vicine: isola di San Giorgio
COORDINATE
MARINA DELLA GIUDECCA
45°25',22 N 12°19',43 E
ACCESSO DA PORTO DI LIDO
PER CONTATTARE IL PORTO
E-mail: info@cantieristicaveneziana.com
Telefono: 041-5212781
In copertina il canale della Giudecca- Foto da DEPOSITPHOTOS
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