L'isola Lachea è la maggiore delle isole che compongono l'arcipelago dei Ciclopi, poco al largo di Aci Trezza, in Sicilia.
L'isola Lachea è di forma vagamente ellissoidale, lunga 250 metri e larga 150, per una superficie totale di poco inferiore ai 2 ettari. L'altezza massima è di 35 metri.
Isola Lachea
Essa corrisponderebbe all'isoletta abitata solo da capre del libro IX dell'Odissea di Omero (λάχεια, cioè "bassa", probabilmente), e i luoghi trovano rispondenza in Euripide, Plinio, Ovidio, Virgilio e tanti altri.
L'isola, come le altre dell'arcipelago, è di origine subvulcanica, fa parte di un unico laccolite lungo circa un chilometro, formatosi per l'intrusione del magma nelle rocce preesistenti dei fondali marini e in seguito parzialmente eroso dall'azione delle onde del mare. Il lento procedimento erosivo infine ha formato le varie isolette.
L'isola Lachea costituita prevalentemente da rocce basaltiche - Da www.siciliaparchi.com
La roccia basaltica dell'isola principale, la Lachea, è a sua volta coperta da uno strato di argilla biancastra che, venendo a contatto con la lava, ha dato origine a minerali caratteristici come l'analcime e si è indurita per uno spessore di 10-15 metri.
Rilevante interesse rivestono alcune scoperte archeologiche: nel 1869 fu rinvenuta un'ascia in diorite di epoca preistorica, mentre nel 1919 furono identificate due tombe a grotticella, ricavate nella roccia dalla mano dell'uomo. Di epoca tardo-romana sono invece gli oggetti rinvenuti all'interno di una delle due grandi buche circolari (circa un metro di profondità) presenti sull'isola: pentole, anfore, pesi da telaio, aghi in osso, frammenti di un pettine osseo e una piccola lucerna.
L'isola Lachea vista da Aci Trezza nel 1891
Alla sommità dell'isola si trovano il museo, una cisterna e la Grotta del Monaco. A proposito di quest'ultima, il Vigo, riferendosi alle opere di San Pier Damiani, ricorda che vi abitò un santo uomo, nato in Aquitania, che conosceva S. Odilone, vissuto tra il 974 e il 1044, cioè in epoca araba.
Il museo naturalistico ospita una ricca collezione che dà un'idea al visitatore della fauna e della flora dell'isola, ed espone i reperti archeologici e geologici ritrovati sul luogo.
Isola Lachea - Vista delle strutture sull'isola
Dal punto di vista naturalistico l'isola Lachea si pregia di ospitare una rigogliosa vegetazione con piante endemiche della Sicilia e dell'Italia meridionale, come l'eliotropio e la carlina raggio d'oro. Per quanto riguarda la fauna, invece, sono di particolare interesse due specie di ragno, la Zelotes messinai (endemica in Sicilia) e l'Urozelotes mysticus (osservata solo sull'isola Lachea).
L'animale che però ha suscitato maggiore ammirazione è senza dubbio un rettile, la lucertola della sottospecie Podarcis sicula ciclopica, avvistata unicamente sull'isola; questa lucertola, isolatasi dalle cugine di terraferma, si è via via differenziata da esse acquistando una sua tipicità.
Podarcis sicula ciclopica
Anche i volatili sono molto rappresentati sull'isola, che rappresenta il luogo su cui nidificare o sostare occasionalmente. Tra gli uccelli più frequentemente avvistati abbiamo la ballerina gialla, la passera sarda, la gazza, il fanello, la sterpazzola, la tottavilla, l'occhiocotto, il cormorano, il gabbiano reale, il falco di palude e il falco pellegrino.
L'isola Lachea è sede di una stazione per gli studi biologici dell'Università degli Studi di Catania. L'isola fa parte della Riserva naturale integrale Isola di Lachea e faraglioni dei Ciclopi, l'area protetta istituita dalla Regione Siciliana nel 1998 e affidata in gestione al Cutgana (Centro interfacoltà dell'Università di Catania).
Isola Lachea - Insenatura a "scogli bianchi"
Turismo e subacquea
Con le scuole di immersione e i diving center, operanti nell'AMP, gli amanti del mondo sommerso potranno visitare un ambiente marino di incomparabile bellezza, lasciandosi cullare dai ritmi rilassanti dello snorkelling, con maschera e pinne, oppure avventurandosi in immersioni più impegnative, alla scoperta di fauna ittica e delle meraviglie archeologiche sommerse.
Nel territorio esistono diving center attrezzati anche per le immersioni di persone con deficit motori o sensoriali. Coloro che non sono in grado di immergersi, potranno scoprire, con il battello dalla chiglia trasparente, sospinto da motori elettrici, e l'aiuto di esperti biologi marini, le bellezze dei fondali dei Ciclopi.
Isola Lachea - Fondali - Da www.infinitomare.it
Si può, inoltre, partecipare a vere e proprie battute di pesca, pensate per chi desidera vivere le splendide emozioni di un mestiere antico e delle arti e tradizioni della Riviera dei Ciclopi. E', infatti, attivo il servizio di pescaturismo che consente a chiunque di imbarcarsi con i pescatori professionisti e condividere con loro la giornata di pesca.
Informazioni turistiche
Per informazioni di carattere generale ci si può rivolgere a:
Azienda Soggiorno e Turismo di Catania e Aci Castello - Tel. 095/373084
Centro Visite dell'Area Marina Protetta Isole Ciclopi - Tel. 095/7117322
Cucina
Ricchissima di odori, sapori e colori, la cucina dell'acese offre veramente pietanze prelibate e per tutti i gusti.
Questa ricchezza è dovuta soprattutto al contributo che ciascun popolo, arabi, normanni, francesi, spagnoli, ha portato nei vari secoli di dominazione in Sicilia.
Il mauro
Fra gli antipasti, se siete fortunati, potrete assaggiare il mauro, un'alga che cresce solo qui, carnosa e gustosissima, servita cruda ed insaporita da succo di limone. Fra i primi sono sempre ottimi i risotti marinari, gli spaghetti all'aragosta (o con il crostaeo, chiamato in dialetto, zòccola), le linguine al cartoccio o all'acqua di mare e i più richiesti da turisti e curiosi, oltre che dagli intenditori, spaghetti al nero di seppia.
Tra i secondi vi stupirà per il suo sapore il pesce alla griglia (saraghi, triglie, orate, spigole, trance di pesce spada, spiedini di pesce spada, calamari, amberoni, occhi di bue) o alla marinara, come la cernia.
Porti
Il porto di Aci Trezza, prevalentemente peschereccio, è protetto da due moli banchinati internamente: il molo settentrionale (fondali di 5 m), e quello meridionale (fondali tra 1,5 e 4 m). Nella parte meridionale del porto sono sistemati dei pontili galleggianti destinati alle imbarcazioni da diporto.
Acitrezza - Il porto visto dall'alto, l'isola Lachea sulla sinistra e i faraglioni sulla destra
Pericoli: le testate dei moli sono sprovviste dei fanali rosso e verde che segnalano l'imboccatura; il pennello posto sul molo nord è pericolante per cui nello specchio acqueo portuale circostante, per una distanza di m 5, vige il divieto di ormeggio, navigazione e sosta di natanti e imbarcazioni in genere. Presenza di gavitelli ed imbarcazioni all'ancora nel periodo estivo.
Orario di accesso: continuo
Accesso: entrata dal lato nord dell'Isola Lachea lasciando a sinistra le boe gialle che delimitano la zona “A” della riserva marina. Le unità in entrata e in uscita devono mantenere rigorosamente la dritta rispetto alla mezzeria dell'imboccatura e mantenere una velocità non superiore a 3 nodi, evitando il transito contemporaneo. La precedenza spetta alle unità in uscita.
COORDINATE
ACI TREZZA
37°33',40 N 15°09',80 E
PER CONTATTARE IL PORTO
VHF canale 11 – 16
E-mail: acicastello@guardiacostiera.it
Telefono: 095-277381
Il porticciolo di Aci Castello è composto da un molo di sopraflutto di 110 m e da un moletto di sottoflutto; prevalentemente frequentato da pescherecci, ha fondali di circa 1,5 m.
Aci Castello - Il porticciolo
Pericoli: fare attenzione, entrando di notte durante il periodo estivo, ai numerosi gavitelli ed imbarcazioni all'ancora. E' sconsigliabile dare fondo all'ancora per il fondo roccioso.
Orario di accesso: continuo
COORDINATE
ACI CASTELLO
37°33',40 N 15°09',80 E
PER CONTATTARE IL PORTO
E-mail: acicastello@guardiacostiera.it
Telefono: 095-277381
In copertina foto di Manuela Fisichella da Pixabay
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