Follonica è un comune della provincia di Grosseto. Affacciata sull'omonimo golfo, Follonica addentra le sue radici nella storia.
Si ritiene che l'attività estrattiva presso isola d'Elba, sia cominciata già durante l'era del bronzo, associata ad una fiorente attività siderurgica: non a caso l'antico nome dell'isola era Aethalia, cioè la fumosa.
Populonia - Tombe scavate nella roccia - Foto da DEPOSITPHOTOS
L'officina siderurgica rinvenuta vicino agli scavi di Populonia, dimostra inoltre che anche le coste vicino all'isola erano coinvolte in questa attività. Inoltre l'insediamento produttivo di Rondinelli, molto vicino a Follonica risale al VI secolo a.C. L'idea che l'attività siderurgica fosse estesa anche alla costa è dovuta anche alla necessità di avere legname, manodopera ed un sistema viario capace di distribuire i manufatti in tutta l'Italia centrale.
Durante il periodo Etrusco, il diffondersi della siderurgia comportò notevoli cambiamenti nella società, con la formazione di un ceto di artigiani specializzati, che senza alcun dubbio si installarono nelle prossimità delle cave a Rondinelli la lavorazione dell'ematite estratta presso l'isola d'Elba non portava ad un prodotto finito, ma si limitava ad una trasformazione in spugne ferrose.
Follonoca - Torre Mozza - Foto da DEPOSITPHOTOS
L'insediamento di Rondinelli abbandonato nel corso del V secolo a.C. non sopravvisse alla più grande ed importante Populonia. Ancora oggi sono visitabili i siti di Rondinelli e Val petraia, con alcuni forni siderurgici in buono stato di conservazione. Il golfo di Follonica, su cui oggi si affaccia l'omonima città, è ancora oggi racchiuso, tra le due "perle" etrusche, Populonia (da cui ha preso origine Piombino) e Velutonia.
Molto probabilmente la vera "maturazione" di Follonica si ebbe intorno al XVI secolo, infatti nel 1577 la piccola fonderia di Appiani, passò sotto il controllo del Granduca di Toscana che l'ampliò rendendola sempre più importante fino a quando nel 1836 Follonicà diventò il più importante centro di lavorazione del ferro nello Stato Toscano.
Follonoca - Torre Mozza - Foto da DEPOSITPHOTOS
Il filo che lega Follonica al ferro è ben espresso dal chiesa di San Leopoldo, eretta dei primi anni del XIX secolo e consacrata nel 1838. Progettata da Carlo Reishammer, presenta numerosi elementi decorativi in ghisa, dal rosone agli arredi interni.
Leopoldo II di Lorena è da considerarsi come il padre della moderna Follonica: pose la sua attenzione su due punti: migliorare l'agricoltura una più accentuata industrializzazione.
Follonoca - Spiaggia - Foto da DEPOSITPHOTOS
La Maremma era infatti una zona largamente paludosa e poco produttiva. Follonica beneficiò di due importanti miglioramenti, con il prosciugamento delle paludi di Scarlino (e la successiva privatizzazione delle terre). Inoltre con la costruzione di una importantissima fonderia (per decenni tra le più moderne d'Europa), cercò di spostare il polo metallurgico allora radicato sulla montagna Pistoiese (Campo Tizzoro, Maresca) verso la Follonica di oggi.
Turismo
Follonica ha una grande tradizione turistica. A partire dagli anni sessanta, con la grande crescita demografica, Follonica ha iniziato ad attrarre turisti. La posizione naturale, nel centro del golfo, davanti all'isola d'Elba garantisce un mare sicuro e con un lento declivio.
Follonica è anche il naturale sbocco al mare di Arezzo e di Siena. La città in estate quintuplica i suoi abitanti accogliendo infatti oltre ai turisti che popolano gli alberghi e i campeggi, il popolo dei vacanzieri che hanno a Follonica la propria seconda casa.
Follonica - Struttura balneare - Foto da DEPOSITPHOTOS
Follonica è una meta turistica apprezzata dalle famiglie, sia per la sicurezza del suo mare, per le pinete che garantiscono serenità e svago per i più piccoli, sia per la tranquillità che Follonica garantisce anche in piena estate.
A partire dal 2000 e per ogni anno successivo Follonica ha conquistato la bandiera blu d'Europa che certifica l'alta qualità delle acque e della costa, l'efficienza dei servizi e delle misure di sicurezza e l'alto livello di educazione ambientale. Negli anni 2001, 2002 e 2003, Follonica ha conquistato le 3 vele di Legambiente.
Follonica - Litorale - Foto da DEPOSITPHOTOS
Dal 2004 in poi, Follonica ha conquistato le 4 vele di Legambiente, che la classificano tra le prime località turistiche italiane. Nel 2008 ha ricevuto il "Premio Targa Blu Italia", riconoscimento internazionale sulla sicurezza stradale, che consiste nell'istituzione di un sistema di controllo e/o di certificazione in materia di mobilità urbana.
Cucina
Nella provincia di Grosseto sono tante, le osterie e le taverne che offrono i prodotti locali. Da Castiglione della Pescaia a Follonica, da Capalbio a Scansano sono numerosi i locali dove mangiare toscano.
Gnocchi all'astice
Ogni ristorante ha un menu degustazione diverso ma tutti propongono i vini del territorio e i piatti della tradizione, sia di mare che di pesce.
Si parte con sapori forti e decisi come i pici al sugo antico, i bocconcini di maiale di cinta fino alle classiche pappardelle al ragù o al cinghiale cucinato alla vecchia maniera. Ma si può scegliere anche sapori di mare delicati come i tagliolini con la bottarga di muggine di Orbetello, gli gnocchi all’astice oppure l’antipasto di baccalà.
Ormeggio
A 1,5 M a SE dell'abitato di Follonica, si protende in mare un pontile lungo circa 600 m in concessione alla Soc. Nuova Solmine munito di parabordi e bitte da ormeggio per l'attracco di navi mercantili. Si può ancorare nella Rada di Follonica su fondali sabbiosi/rocciosi di m 3.
Follonica - Pontile della Soc. Nuova Solmine
Pericoli: prestare attenzione alle scogliere di protezione (con tratti semisommersi) poste a circa 200 m dalla spiaggia di fronte all'abitato di Follonica.
Fondali: in testata da 5 e 6 m.
Divieti: di ormeggio al pontile alle imbarcazioni da diporto.
Rade sicure più vicine: Golfo di Follonica in 3 m di acqua su fondo sabbioso e roccioso; porto di Punta Ala.
COORDINATE
FOLLONICA
42°55',32 N 10°45',20 E
PER CONTATTARE IL PORTO
Telefono: 0566-45240
In copertina: Follonoca - Torre Mozza - Foto da DEPOSITPHOTOS
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