Porto Badisco (LE) - L'approdo di Enea
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Porto Badisco è una nota località balneare situata nel territorio del comune di Otranto, in provincia di Lecce.
Meta turistica di notevole interesse storico-paesaggistico, si affaccia sul mar Adriatico e dista meno di 8 km da Otranto, 37 km da Lecce, 8 km da Santa Cesarea Terme e 15 km da Castro.
L'approdo di Enea in Italia
Secondo un'interpretazione ricorrente fu Badisco il primo approdo di Enea, descritto nell'Eneide di Virgilio: l'eroe vi avrebbe fatto scalo nel suo viaggio in Italia dopo la fuga da Troia.
Studi recenti hanno evidenziato tuttavia che Virgilio avrebbe più probabilmente immaginato tale sbarco nei pressi di Roca Vecchia, punto d'approdo di una rotta molto frequentata nell'antichità, oppure a Castro Marina, dove sono stati rinvenuti i resti di un tempio dedicato a Minerva.
L'approdo di Enea nel Salento
Il Parco Regionale Costa Otranto - Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase
Dall'ottobre 2006 parte del territorio di Otranto rientra nel Parco della costa di Otranto-Santa Maria di Leuca e del bosco di Tricase, istituito dalla Regione Puglia allo scopo di salvaguardare la costa orientale del Salento, ricca di pregiati beni architettonici e di importanti specie animali e vegetali.
Il parco si estende sul territorio dei comuni di Alessano, Andrano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gagliano del Capo, Ortelle, Otranto, Santa Cesarea Terme, Tiggiano e Tricase. Il parco comprende anche la zona dove sorge il faro di Punta Palascìa, punto più orientale d'Italia.
Punta Palascia - Il faro
L'istituzione dell'area protetta, dislocata lungo la costa orientale del Salento (costa alta a picco sul mare), mira a conservare e recuperare le specie animali e vegetali; salvaguardare i valori e i beni storico-architettonici; incrementare la superficie e migliorare la funzionalità ecologica degli ambienti naturali.
Introdurre misure di mobilità sostenibile; promuovere attività di educazione, di formazione e di ricerca scientifica ed attività ricreative sostenibili; promuovere e riqualificare infine le attività economiche compatibili, al fine di migliorare la qualità della vita delle popolazioni residenti.
Il Parco Regionale Costa Otranto - Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase
Per queste motivazioni, sull'intero territorio dell'area protetta sono vietate le attività e le opere che possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati, con particolare riguardo alla flora e alla fauna protette e ai rispettivi habitat.
Fondamentale caratteristica di questo tratto di costa è la presenza di cavità legate al fenomeno del carsismo ed all’interazione di sorgenti costiere combinate con l'erosione provocata dal mare.
La Grotta dei cervi - Disegni Neolitici
La Grotta dei Cervi
La Grotta dei Cervi contiene importanti disegni realizzati con guano di pipistrello Neolitici ed è caratterizzata da numerosi anfratti e calette di rara bellezza. In Direzione Santa Cesarea-Castro-Leuca, inoltre, si trova la cosiddetta "Grotta delle Striare", cioè grotta delle streghe, caratteristica per l'entrata attraversata in diagonale da una lingua di roccia.
Turismo
Il mare di Porto Badisco è una distesa blu scuro, interrotta solo dal bianco della costa frastagliata. Roccia chiara bordata dallo scintillio di schiuma bianca.
L'entroterra è lievemente ondulato con valli e rilievi, punteggiato da muretti a secco, architetture chiare e isolate rocce bianche. Profumi e colori sono dovuti allagariga.
Porto Badisco - Spiaggia Approdo di Enea
Nel vento si mescolano le essenze del mirto, del timo, della salvia, del finocchio selvatico, ecc. Il sole accende le tonalità verdi di ulivi, fichi d'india, oleandri, palme, e quercia spinosa.
Una piccola caletta di spiaggia sabbiosa completa un ambiente incontaminato, apparentemente inaccessibile, e forse per questo non ancora intaccato dalle moderne forme di turismo selvaggio e dall'abusivismo edilizio.
Cucina
La cucina salentinaè una cucina povera per gli ingredienti usati, a partire dalla farina poco raffinata oppure di orzo, meno costosa di quella di grano. Per l'uso di verdure coltivate e selvatiche che la terra salentina può offrire, insieme con gli altri prodotti della terra come le lumache. Per l'impiego di pesce azzurro, oggi rivalutato, ma un tempo l'unico pesce che la popolazione poteva permettersi. Per la scarsità dei piatti a base di carne troppo costosa per i contadini.
La carne di cavallo era diffusa in quanto tali animali erano usati per i lavori nei campi e come mezzo di trasporto e solo quando erano troppo vecchi per lavorare servivano come alimento.
Turcineddi alla brace
Nel periodo pasquale, in cui è tradizione mangiare l'agnello, la popolazione consumava gli scarti dell'animale, cioè le interiora. Questi servivano alla preparazione di piatti che oggi sono diventati ricercatissimi per la loro bontà e l'equilibrio dei sapori. Proprio con le interiora dell'agnello si preparavano (e si preparano) i turcineddi o gnommareddi o mboti, che sono involtini dal sapore deciso e prelibato, cotti sulla brace.
Altro tradizionale piatto povero della cucina salentina è la ciceri e tria. Si tratta di pasta fresca, tipo tagliatella ma senza uovo, in parte fritta in olio extravergine d'oliva e parte lessata unitamente ai ceci, servita appunto insieme ai predetti legumi. Inoltre si usano le spezie della macchia mediterranea per insaporire le preparazioni: la salvia, il rosmarino, il timo, la maggiorana, la menta e l'origano.
Il porto
E' una stretta e profonda insenatura naturale che può offrire temporaneo rifugio in caso di venti del III e IV quadrante. E' invece pericoloso rimanervi con lo scirocco ed il levante che sollevano mare grosso.
Porto Badisco - Il porticciolo
Pericoli: basso fondale.
Orario di accesso: continuo.
Fondo marino: sabbia e rocce
Fondali: da 0,50 a 6 m
Lunghezza massima: 6 m.
Rade sicure più vicine: rada dell'Orte, 3 M a nord.
COORDINATE
PORTO BADISCO
40°04',76 N 18°29',18 E
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