È la città più grande e storicamente più importante della Romagna; il suo territorio comunale è il secondo in Italia per superficie, superato solo da quello di Roma e comprende nove lidi sul litorale adriatico.
Ravenna, nella sua storia è stata capitale tre volte: dell'Impero Romano d'Occidente (402 - 476),[3] del Regno degli Ostrogoti (493 - 553) e dell'Esarcato bizantino (568 - 751).
Il suo passato antico e glorioso la rende storicamente e artisticamente unica: capitale dell'Impero Romano d'Occidente, capitale del Regno degli Ostrogoti - Da www.cavincenzona.it
Per le vestigia di questo luminoso passato, il complesso dei primi monumenti cristiani di Ravenna è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO.
Negli ultimi 10 anni del XX secolo la città ha conosciuto un periodo di grande espansione. Alla crescita demografica si è affiancata una serie di progetti architettonici che si concentrano in particolare attorno al canale Candiano, che collega la città al mare Adriatico.
Canale lungo la Pineta di Classe (foto Stefano Siboni) Da agriturismo.agraria.org
La Darsena di città e le antiche zone portuali sono al centro della rivoluzione urbanistica che la città conoscerà nei primi decenni del XXI secolo con la creazione di zone verdi, viali, zone a carattere commerciale, del polo nautico e del Tecnopolo per l'energia.
Il centro città si trova a 8 km dal mare Adriatico, al quale è collegato per mezzo del canale Candiano. Propaggini urbane si estendono fino al mare attraverso il porto di Ravenna, che è uno degli scali più importanti dell'Adriatico.
Ravenna - Il porto
Turismo
Le spiagge ravennate vengono chiamate "lidi", amministrativamente sono classificate come frazioni. I nove lidi ravennati sono definiti, in base alla posizione rispetto al canale portuale, in "Lidi Nord" o "Lidi Sud".
Lidi Nord: Casal Borsetti, Marina Romea e Porto Corsini.
Lidi Sud: Marina di Ravenna, Punta Marina Terme, Lido Adriano, Lido di Dante, Lido di Classe e Lido di Savio.
Lidi ravennati
Il paesaggio nelle frazioni poste sul litorale presenta elementi caratteristici. Nei lidi nord si incontrano ampi specchi d'acqua come l'oasi WWF di Punte Alberete inserita nella spettacolare Pineta di San Vitale. A sud l'elemento predominante è la Pineta di Classe citata da Boccaccio del Decamerone e da Dante nella Divina Commedia.
I lidi Sud sono inoltre quelli con la più marcata impronta turistica con una notevole offerta di alberghi, ristoranti e divertimenti, l'ultimo lido ravennate, Lido di Savio confina con Milano Marittima celeberrima località balneare.
Ravenna - La Pineta di Classe
Storia
Fin dalla preistoria il tratto della Val Padana su cui sorse Ravenna fu caratterizzato dalle frequenti esondazioni dei brevi fiumi ad andamento torrentizio che scendono dall'Appennino verso il mare Adriatico.
Ciò portò alla formazione di ampie zone lagunari, che da Ravenna si estendevano fino a lambire il Po (che sfociava più a sud rispetto al corso attuale), creando un vasto agglomerato lagunare chiamato Valle Padusa.
Val Padusa - Il Po che attraversa Ferrara e il Primaro visibili in una carta del 1568
Mancano testimonianze archeologiche della fondazione di Ravenna. Le origini sono incerte. I primi insediamenti della zona furono opera di Tessali, Etruschi ed Umbri, successivamente sul suo territorio si insediarono anche i Galli Senoni, specialmente dal fiume Montone verso sud, comprendendo tutto l'Ager Decimanus, ovvero la campagna verso Forlì, il territorio cosiddetto delle Ville Unite, che non era un territorio lagunare rispetto invece alle zone a nord.
L'abitato consisteva di palafitte distribuite su una serie di piccole isole situate all'interno della Valle Padusa, una situazione simile alla Venezia di secoli dopo.
Ravenna - Il fiume Montone in piena
La caratteristica fondamentale di Ravenna per tutta l'antichità fu proprio quella di essere circondata dalle acque ed accessibile solo dal mare. Tale peculiarità non passò inosservata ai Romani.
L'imperatore Cesare Ottaviano Augusto dislocò la flotta militare dell'alto Adriatico.
Per questo fine l'imperatore fece eseguire importanti lavori di sistemazione idraulica: fece scavare la Fossa Augustea, un canale che collegava il Po con l'ampio specchio di acqua a sud di Ravenna e qui fondò il porto di Classe.
Ravenna - Zona Archeologica di Classe - Tracce del Porto - Da www.emiliaromagnaturismo.it
Il porto fu realizzato con i criteri di una poderosa macchina militare. Secondo Plinio il Vecchio, poteva contenere fino a 250 triremi e 10000 marinai o classari destinati al controllo di tutto il Mediterraneo orientale (la base destinata al controllo del Mediterraneo occidentale era invece il porto di Miseno).
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L'imperatore Traiano |
Ai tempi dell'Impero romano la città crebbe di importanza: il porto militare divenne anche porto commerciale con traffici mercantili verso tutto il Mediterraneo. Da qui probabilmente partì l'imperatore Traiano per le due spedizioni del 102 e del 105 d.C. che si sarebbero concluse con la conquista della Dacia.
Nel 402 l'imperatore dell'Impero romano d'Occidente Onorio trasferì a Ravenna la residenza imperiale da Milano, per sfuggire alle minacce di Alarico. In questo periodo il vescovo della città divenne metropolita, e la città visse una fase di espansione con l'edificazione dei terreni presso la cattedrale Ursiana (attuale Duomo) e verso Nord. Tuttavia, nello stesso periodo, l'interramento della laguna causato dagli apporti alluvionali dei fiumi rese progressivamente inutilizzabile il porto di Classe.
A Ravenna si decisero le sorti dell'Impero d'Occidente allorché nel 476 venne deposto l'ultimo imperatore, Romolo Augusto, per mano di Odoacre, re degli Eruli.
Caduta dell'Impero Romano d'Occidente da parte di Odoacre nel 476
Il regno di Odoacre ebbe vita brevissima e il re dei Goti Teodorico, nel 493, rivendicò il controllo della città, dopo un lungo assedio. Il sovrano goto, che morì nel 526, si distinse per una politica di distensione soprattutto dal punto di vista religioso. La presenza di una vasta comunità di cristiani ariani portò alla costruzione di numerosi edifici di culto, e la città si arricchì di opere e cultura.
L'esarcato
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Giustiniano I |
Divenuto imperatore d'Oriente Giustiniano I, avviò un programma politico mirato alla riconquista di quei territori dell'Impero Romano d'Occidente occupati da regni barbarici (Ostrogoti in Italia, Visigoti in Africa e Spagna). Per fare ciò diede l'avvio ad un'offensiva militare nota come guerra gotica.
Anche l'Italia rientrò ben presto sotto il controllo dell'impero d'Oriente. Giustiniano stabilì nella penisola un protettorato che ebbe sede a Ravenna, successivamente controllato da esarchi.
Giustiniano, inoltre, si preoccupò di fare occupare il soglio vescovile ravennate da Massimiano, suo uomo di fiducia, che assunse, per volontà dell'imperatore e per la prima volta nella storia antica della chiesa, il ruolo di arcivescovo.
Nel 751 l'Esarcato cadde sotto l'offensiva dei Longobardi. Per volontà del re dei Franchi Pipino il Breve, la città nel 754 con il patto di Quierzy passò sotto il controllo del papa. Il patto non fu mai operativo in quanto i Longobardi rimasero in città fino al 756 e successivamente a tale data il potere fu esercitato dagli arcivescovi locali con l'appoggio dell'aristocrazia locale e in forza di antichi privilegi che riconoscevano alla chiesa ravennate l'indipendenza dal papato di Roma (autocefalia).
Ravenna - Lastra di sarcofago, III-IV sec. d.C. – riutilizzato probabilmente in età longobarda - Da ilpalazzodisichelgaita.wordpress.com
I privilegi di cui gli arcivescovi godevano portarono questi ultimi a posizioni di aperto scontro con i papi romani: essi appoggiarono gli imperatori, dagli Ottoni agli Svevi.
In questo periodo la città fu spogliata di molte opere (arredi, mosaici, marmi, statue), e Classe, saccheggiata e ormai lontana dalla linea di costa, venne definitivamente abbandonata.
Il medioevo
Ravenna ebbe un ordinamento comunale, prima sotto il controllo degli arcivescovi e successivamente fra le famiglie nobiliari che ambivano alla signoria. La prima cronologicamente fu la famiglia dei Traversari che resse Ravenna fino al 1275 a cui subentrò la famiglia dei Da Polenta. Fu in questi anni che Dante Alighieri trovò ospitalità a Ravenna e qui morì per la malaria contratta durante un'ambasceria a Venezia per conto proprio della famiglia Da Polenta.
Ravenna - La tomba di Dante Alighieri appena fuori Piazza Garibaldi
Fra il XIII e il XIV secolo, il letto dei fiumi Montone e Ronco venne modificato, portando i due fiumi ad abbracciare le mura della città prima dello sbocco a mare; la regolazione delle acque migliorò la resa agricola dei terreni circostanti e la sicurezza della città.
La signoria dei Da Polenta durò fino al 1441 anno in cui il controllo della città passò sotto il dominio veneziano. I veneziani governarono Ravenna fino al 1509, e in questo periodo nel centro cittadino vennero edificati diversi palazzi in stile veneziano e fu costruita la Rocca Brancaleone.
Dal Cinquecento ad oggi
La città, passata sotto il controllo dello Stato Pontificio nel 1509, fu nel 1512 saccheggiata dall'esercito Francese, in occasione della guerra della Lega Santa. Ravenna resterà sotto lo Stato Pontificio per i successivi 350 anni.
Ravenna - Mausoleo di Teodorico
In questo periodo il progressivo innalzamento del letto dei fiumi Ronco e Montone, ormai pensili intorno alla città, aveva causato diverse alluvioni; al problema si mise fine solo nel XVIII secolo, con la deviazione dei due fiumi che vennero fatti confluire nel canale dei Fiumi Uniti a sud della città.
Sul percorso del vecchio letto del fiume Montone venne aperta la nuova darsena, il porto-canale Corsini (dal cognome di papa Clemente XII). Nella città, liberata dalla minaccia delle acque, venne costruito il nuovo Duomo in sostituzione della cattedrale Ursiana, e numerose opere fra cui il tempietto per il sepolcro di Dante.
Ravenna - Il Duomo
Dopo il momentaneo dominio napoleonico Ravenna torna nuovamente allo Stato Pontificio finché, nel 1859, in seguito ad un plebiscito, viene annessa al Regno di Sardegna, che diventerà dal 1861 Regno d'Italia.
Ravenna fu insignita del titolo di Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione in quanto insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
Ravenna - Il canale Candiano e la darsena
Nel dopoguerra Ravenna ha vissuto di un forte sviluppo industriale grazie anche alla creazione di una raffineria di petrolio, di uno stabilimento petrolchimico e allo sviluppo delle attività di estrazione del gas naturale scoperto nell'entroterra e nel vicino off-shore.
Ravenna con i suoi lidi è Bandiera Blu dal 2013.
Le ricette a Ravenna racchiudono in sé tutta la tipica gastronomia romagnola; oltre alla famosa piadina che non manca mai sulla tavola dei romagnoli, questa regione ama la pasta fatta in casa.
Per questa ragione molte ricette della cucina tipica Ravenna sono a base di tagliatelle, pappardelle, cappelletti e tortelli. In particolar modo i tortelli di origine ravennate sono molto amati: sono generalmente di grande formato e ripieni di ricotta e spinaci. Un altro piatto a base di pasta sono i cappelletti: le massaie della zona di Ravenna li preparavano con un buon ripieno di formaggio, sia molle che duro; solo in seguito ci fu l'aggiunta della carne, pratica importata dalle ricette delle altre provincie romagnole e che diventò un elemento fondamentale delle ricette Ravenna.
I tortelli di Ravenna
I piatti tipici lidi di Ravenna sono anche molto influenzati dalla vicinanza della pineta di San Vitale e del mare che offrono buoni spunti per piatti a base di funghi o pesce. Mentre dal sottobosco si ricavano porcini e tartufi neri e bianchi, con i frutti del mare si preparano gustose polpette di mare e brodetti alla romagnola. I pesci tipici della zona sono l'anguilla, il cefalo, la spigola, la sogliola e il branzino mentre come molluschi si pescano cozze, vongole e scafarche; oltre al pesce nei piatti tipici lidi di Ravenna sono molto apprezzati uccelli e anfibi, come le folaghe ai ferri o il riso con carne d'anitra selvatica e zuppe di rane. (www.lidiravenna.com)
I Porti Turistici di Ravenna
Per chi raggiunge Ravenna via mare sono tanti i punti di ormeggio in zone della costa particolarmente interessanti: dallo scalo di Marina Romea, località elegante e ricca di strutture per sportivi e per amanti della vela, al grandissimo Porto Corsini a Marina di Ravenna, distante solo pochi chilometri dal centro della città.
Per chi, invece, necessita di strutture moderne e sicure sempre a Marina di Ravenna si trova il grande Porto Turistico Internazionale Marinara, un immenso progetto, fra i più grandi d’Italia, fornito di ogni genere di servizi ai natanti, sofisticati sistemi di sorveglianza e controllo e tutto l’occorrente per imbarcazioni a vela e a motore, oltre a negozi, residence e yacht club.
Casalborsetti
L'approdo di Casalborsetti è situato alla foce di un canale artificiale ed è costituito da due moli, in gran parte insabbiati, che si protendono in mare per 300 m. A causa dei bassi fondali vi possono accedere solo piccole imbarcazioni che ormeggiano sui due lati del canale.
Casla Borsetti - Porto Reno - Foto Biserni
Coordinate: 44°33' N - 12°17' E
Fondali: 2 m
Radio: VHF canale 16 (ascolto continuo)
Nuovo Porto Turistico
Marina di Porto Reno - Casal Borsetti
Via Marinara, 73 - Marina di Ravenna
Tel. 0544.538855 - Cell. 346.3943666
Marina Romea
Il porticciolo turistico di Marina Romea è situato alla foce del fiume Lamone ed è protetto da due moli. Sulla riva sud il Circolo Nautico di Marina Romea gestisce gli ormeggi di 6 pontili di 35 m ciascuno. Il porto può ospitare fino a 111 imbarcazioni, lunghezza massima 12 metri.
Il porticciolo di Marina Romea
Coordinate: 44°30' N - 12°17' E
Fondali: da 1,00 a 1,40 m
Radio VHF: canale 16
Circolo Nautico Marina Romea A.S.D.
Viale Italia, 307 - Marina Romea
Tel. / Fax. 0544.446304
Sito web: www.cnmr.it
Marina di Ravenna - Porto Corsini
Il Porto di Ravenna è l’unico porto dell’Emilia-Romagna. In virtù della sua strategica posizione geografica, si caratterizza come leader in Italia per gli scambi commerciali con i mercati del Mediterraneo orientale e del Mar Nero e svolge una funzione importante per quelli con il Medio e l’Estremo Oriente.
Marina di Ravenna - Porto Corsini - Da www.cavallofelice.it
Si tratta di un porto canale esteso per circa 14 Km, il cui ingresso dal mare si situa tra il molo guardiano Sud e il porto turistico di Marinara. È leader italiano per la movimentazione di cereali, sfarinati e fertilizzanti; è anche un importante scalo commerciale per le merci varie e i container.
Coordinate: 44° 29' N - 12° 17' E
Fondali: da 0,60 a 4 m
Radio: VHF canale 16
Posti barca: 661. Lunghezza massima: 15 m.
Autorità portuale di Ravenna
Via Antico Squero, 31 - Ravenna
Tel. 0544.453900 Fax. 0544.455045
Sito web: www.port.ravenna.it
Marinara - Marina di Ravenna
Il porto è realizzato su uno specchio d'acqua di 156.000 mq. con un fondale di 5 metri di profondità, 1.500 posti per imbarcazioni fino a 30 metri, una gamma completa di servizi per ogni tipo di barca a vela o a motore, oltre a negozi, residence e yacht club.
Ravenna - Il porto di marinara
L’imboccatura del porto è di 400 metri ed è protetto da due dighe foranee lunghe 2.8 chilometri.
Marinara
Via Marinara 11/r - Marina di Ravenna.
Tel. 0544 531644 Fax. 0544 531709
Sito web: www.marinara.it
Email: info@marinara.it
In copertina fFoto di Evelyn Marukovic da Pixabay
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