Il comune deve il nome all'isolotto che gli sta di fronte chiamato appunto Isola delle Femmine. Diverse leggende hanno subito il fascino esercitato dalla torre ormai in gran parte diroccata che sovrasta l'isolotto.
Quella più conosciuta considera erroneamente la torre come prigione per sole donne. In realtà il nome "isola delle femmine" è frutto di un lungo processo di italianizzazione, infatti l'antico nome dell'isolotto, secondo la tradizione popolare, era "insula fimi", anch'esso frutto di un processo di omologazione e derivato da "isola di Eufemio", dal nome del generale Eufemio di Messina.
Una vecchia foto dell'Isola delle Femmine - Foto da DEPOSITPHOTOS
Sia la torre sulla terraferma, detta Torre di "dentro", sia quella sull'isolotto, detta Torre di "fuori", facevano parte del sistema di avviso delle Torri costiere della Sicilia.
Quella sulla terraferma è sicuramente la più antica, di forma circolare; la tipologia del manufatto la fa risalire a quelle coeve di Capo Mongerbino e di Capo Rama, probabilmente costruite nel '400 al tempo del re Aragonese Martino il giovane.
Quella sull'isolotto è invece di tipologia riconducibile all'architetto fiorentino Camillo Camilliani, molto più noto per essere stato l'artefice della Fontana Pretoria a Palermo.
Isola delle Femmine -Foto da DEPOSITPHOTOS
Attualmente l'isola è una riserva naturale orientata gestita dalla LIPU.
Diverse sono le versioni cui le tradizioni popolari attribuiscono il nome dell'isola. Si narra che il bellissimo isolotto denominato "Isola delle Femmine" fosse stato un tempo una prigione occupata solo ed esclusivamente da donne.
Tredici fanciulle turche, essendosi macchiate di gravi colpe, furono dai loro congiunti imbarcate su una nave priva di nocchiero e lasciate alla deriva. Vagarono per giorni e giorni in balìa dei venti e delle onde finché una tempesta scaraventò l'imbarcazione su un isolotto nella baia di Carini.
Isola dell Femmine - Foto da DEPOSITPHOTOS
Qui vissero sole per sette lunghi anni fin quando i parenti, pentitisi della loro azione, le ritrovarono dopo molte ricerche. Le famiglie così riunite decisero di non fare più ritorno in patria e di stabilirsi sulla terraferma. Fondarono quindi una cittadina che in ricordo della pace fatta, chiamarono Capaci (da "CCa-paci" ovvero: qui la pace) e battezzarono l' isolotto sul quale avevano dimorato le donne "Isola delle Femmine".
Una testimonianza di Plinio il Giovane in una lettera indirizzata a Traiano, considera l'isola residenza di fanciulle bellissime che si offrivano in premio al vincitore della battaglia. Altra presunta origine trova nel nome latino "Fimis" la traduzione dell'arabo "fim" che indicherebbe la bocca, il canale che separa l'isola dalla costa. Secondo altri autori il nome dell'isola deriverebbe da "Insula Fimi" in riferimento ad Eufemio di Messina, governatore bizantino della Sicilia.
Isola delle Femmine - Foto da DEPOSITPHOTOS
Isola delle Femmine è il posto ideale per trascorrere le tue vacanze. Potrai scegliere la particolare bellezza delle sue spiagge di sabbia che rendono l'acqua di un turchese vivo o la scogliera ricca d'insenature. Avrai a disposizione la spiaggia libera, il classico lido o una delle numerose piattaforme di legno sospese sugli scogli adibite a solarium con bar.
La sera, magari dopo una cena a base di pesce consumata nei numerosi (e famosi) ristoranti, potrai optare per una rilassante passeggiata per le banchine del porto, proseguire la serata in uno dei molti lidi che la sera si trasformano in disco pub o scegliere le vicine discoteche.
Isola delle Femmine - Fondali
Di giorno Inoltre, è anche superfluo dirlo, potrete anche dedicarvi alle molteplici attività acquatiche come: windsurf, immersioni subacquee, escursioni in barca, pesca sportiva, pesca turismo o fare una visita alla riserva marina a bordo di un catamarano fornito di vetri nel fondo che permettono di ammirare i meravigliosi fondali.
Potremmo dire ancora molto, ma non riusciremmo mai a trasmettervi tutta l'emozione che si prova visitando questa meraviglia della natura.
L'isola è stata posta in vendita a 3.500.000 euro ed è scattato subito un progetto di acquisto in crowfunding lanciato da quattro artiste: Stefania Galegati, Valentina Greco, Claudia Gangemi e Marcela Caldas attraverso una raccolta di fondi tra donne per acquistare l'isolotto e farne una piccola "oasi" d'arte.
Il progetto su:
COORDINATE
ISOLA DELLE FEMMINE
38°12',09 N 13°14',05 E
PER CONTATTARE IL PORTO
E-mail: isoladellefemmine@guardiacostiera.it
Telefono: 091-8677775
In copertina Foto di Daniela Spada da Pixabay
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