Situata nell'omonimo golfo sul mar Ionio, si estende tra due mari: il Mar Grande ed il Mar Piccolo.
Insieme a Pilone, nel territorio di Ostuni (BR), e a Santa Maria di Leuca (LE), rappresenta uno dei vertici ideali del Salento.
Taranto vista dal satellite
È sede di un grande porto industriale e commerciale e di un arsenale della Marina Militare Italiana, nonché della maggiore stazione navale.
Vi si trova, inoltre, un importante centro industriale, con stabilimenti siderurgici (tra i quali il più grande centro siderurgico d'Europa), petrolchimici, cementiferi e di cantieristica navale. È anche attiva l'industria del liquore.
Taranto - Arsenale Marina Militare
Le attività principali della provincia sono l'agricoltura, la pesca, l'industria nei settori aeronautico, chimico, alimentare, tessile, l'artigianato, la lavorazione del legno, del vetro e della ceramica.
Mentre la maggior parte del golfo di Taranto è importuosa, a Taranto c'è un porto molto bello e ampio del perimetro di 100 stadi, chiuso da un grande ponte.
Taranto - Il ponte
Tra il fondo del porto e il mare aperto si forma un istmo, sicché la città sorge su una penisola e poiché il collo dell'istmo è poco elevato, le navi possono essere facilmente trainate da una parte all'altra .
Taranto si affaccia sul Mar Ionio ed è situata a 15 metri sul livello del mare, in una zona pianeggiante protesa lungo l'asse Nord/Nord Ovest-Sud Est e circondata da Nord Ovest fino ad Est dall'altopiano delle Murge.
Altopiano delle Murge
Il suo territorio ha un'estensione di 209,64 km² ed è bagnato prevalentemente dal mare, essendo caratterizzato dalla presenza di tre penisole naturali e di un'isola artificiale, formatasi in seguito al taglio della penisola originale eseguito durante la costruzione del fossato del Castello Aragonese.
La città è infatti conosciuta anche come "la città dei due mari", essendo bagnata dal mar Grande lungo la costa esterna racchiusa nella baia delimitata a Nord Ovest dalla Punta Rondinella e a Sud dal Capo San VIto, nonché dal mar Piccolo, che costituisce un vasto bacino interno. Taranto viene anche chiamata Tarentum dai latini.
Taranto - Castello Aragonese
Il Mar Grande, chiamato più frequentemente "Rada di Mar Grande" in quanto vi sostano le navi in attesa, è separato dal Mar Piccolo da un capo che lo chiude a golfo, orientato verso l'isola artificiale che costituisce il nucleo originale della città, collegato al resto del territorio tramite il Ponte di Porta Napoli (meglio noto ai locali come"Ponte di Pietra") ed il Ponte Girevole.
Il Mar Grande è inoltre separato dal Mar Ionio sia dal Capo San Vito che dalle Isole Cheradi di San Pietro e San Paolo, più la terza isola di San Nicolicchio, completamente inglobata nel polo siderurgico. Queste ultime formano un piccolo arcipelago che chiude perfettamente l'arco ideale creato dalla baia naturale del Mar Grande.
Taranto - Rada di Mar Grande
Il Mar Piccolo è da considerarsi un mare interno, pertanto presenta problemi di ricambio idrico.
I suoi due seni sono idealmente divisi dal Ponte Punta Penna Pizzone, che congiunge la Punta Penna con la Punta Pizzone: il primo seno ha la forma di un triangolo grossolano, i cui vertici meridionali sono rappresentati dall'apertura ad Est sul secondo seno, e dall'apertura ad Ovest sul Mar Grande tramite il canale naturale di Porta Napoli; il secondo seno ha invece la forma di un'ellisse, il cui asse maggiore misura quasi 5 km in direzione Sud Ovest-Nord Est.
Nel primo seno inoltre, sfocia il fiume Galeso.
Taranto - Ponte Punta Penna Pizzone
Sia i venti che le maree, insieme alle sorgenti sottomarine con diversa salinità, condizionano l'andamento delle correnti di tipo superficiale e di tipo profondo tra il Mar Grande ed i due seni del Mar Piccolo.
Nel Mar Grande e nella parte settentrionale di entrambi i seni del Mar Piccolo, sono localizzate alcune sorgenti sottomarine chiamate citri, che apportano acqua dolce non potabile mista ad acqua salmastra, donando alle acque del mare una condizione idrobiologica ideale per la coltivazione dei mitili, comunemente chiamati "cozze".
Taranto - Antico dipinto
Taranto ha origini antichissime. Il toponimo potrebbe derivare dal vicino fiume “Taro” o da sanscrito “Taranta-h” che significa “mare”. Una leggenda la collega al mito di Falanto, un’altra ancora a Taras, figlio di Nettuno, ma la storia pone come data certa della sua fondazione il 706 a.C., quando gli Spartani giunsero nel sud Italia facendola diventare una delle più importanti città della Magna Grecia.
Entrò in seguito in conflitto con Roma fino a diventarne colonia e seguirne le sorti; fu quindi saccheggiata dai barbari e contesa a lungo fra Longobardi e Bizantini. Fra il XIV e il XV secolo fu un fiorente principato. Diventata importante porto militare sotto gli Spagnoli,decadde nel XVII secolo sotto i Borbone e fu poi unita al Regno d'Italia nel 1860. Durante la prima guerra mondiale fu scelta come base dalle flotte navali italiana, francese ed inglese.
Taranto - Il Borgo Antico
Il borgo antico è ricco di testimonianze storico-culturali della città: i resti del Tempio Dorico, i resti archeologici delle necropoli greco-romane, il Castello Aragonese, la Fortezza de Laclos, i palazzi nobiliari, numerose chiese, cripte e conventi. Sulla costa invece si sono moltiplicati gli stabilimenti balneari e sta prendendo piede un’attività ricettiva che ormai richiama, ogni estate, decine di migliaia di villeggianti, anche dall’estero.
Turismo
Nella città vecchia numerosi gli edifici di interesse storico-artistico: i resti del Tempio Dorico, i palazzi nobiliari Pantaleo e d'Ayala Valva. Il romanico e il barocco sono ben riconoscibili nella facciata della cattedrale di San Cataldo, mentre la chiesa di San Domenico Maggiore è chiaramente costruita in stile gotico.
Taranto - Palazzo Pantaleo
Di particolare fascino l’ipogeo De Beaumont Bonelli Bellacicco, a 14 metri sotto il livello del mare, presenta testimonianze greche, bizantine e medievali ed è dotato di un accesso alla spiaggia del lungomare della città vecchia.
Sempre nell'isola, da non perdere è il Museo etnografico Alfredo Majorano: al suo interno testimonianze della tradizione popolare tarantina legate al lavoro, ai riti, alla festa. A difesa dell’antica città dai turchi, il castello aragonese, del 1492.
La permanenza a Taranto dovrebbe includere anche una visita al Museo Archeologico Nazionale (MARTA) dove sono custoditi i famosi Ori di Taranto, testimonianza della lavorazione orafa della Magna Grecia del IV secolo a.C. Numerose inoltre le necropoli visitabili in città.
Taranto - Ipogeo De Beaumont Bonelli Bellacicco
Cucina
I ristoranti tradizionali della città offrono una cucina che combina i frutti di mare con i prodotti della terra, conditi con l'ottimo olio extravergine di oliva tarantino (Olio Terre Tarentine DOP).
Piatti tipici come i cavatelli con le cozze, il risotto ai frutti di mare, il polpo ed il pesce alla griglia, sono accompagnati da ortaggi crudi o cucinati nei modi più vari: i pomodori, i peperoni, le melanzane, i carciofi ed i legumi sono particolarmente saporiti.
Cavatelli con le cozze
Da non dimenticare le orecchiette (a Taranto chiamate chiangarèdde) con le cime di rapa, al sugo di braciole di cavallo o al ragù, nonché le mozzarelle e le provole fresche, o gli involtini di vitello, i fegatini "fegatidde" e gli gnumarelli "gnumaridde" alla brace, accompagnati con i vini del territorio (Aleatico di Puglia DOC, Lizzano DOC, Martina Franca DOC, Primitivo di Manduria DOC).
Il porto
Taranto, conosciuta come la “città dei due mari” (Mar Grande e Mar Piccolo), è divisa in due zone ben distinte, Taranto Vecchia e la città nuova, collegate tra loro dal famoso ponte girevole. Il Mar Grande è delimitato dalle Isole Cheradi (S. Pietro e S. Paolo), che lo delimitano con delle scogliere artificiali. Il Mar Piccolo è composto da due specchi acquei (primo seno e secondo seno), divisi da un moderno ponte stradale (ponte Punta Penna). Si può ormeggiare nel Porto Mercantile o in alcuni approdi privati.
Taranto - Porto mercantile
Pericoli: Secca della Tarantola, situata ad E-NE della Scogliera di S. Vito, nel Mar Grande (segnalata dal fanale n. 3450-E2150); Secca della Sirena, posta a circa 1.600 m a sud-ovest dell'imboccatura del porto mercantile, segnalata da una meda elastica cardinale sud radarabile (n. 3460-E2142.3).
Orario di accesso: continuo.
Accesso: le imbarcazioni in entrata provenienti da SE, una volta riconosciuto il faro di Capo S. Vito, devono manovrare in modo da non avvicinarlo a meno di 1 M e dopo averlo rilevato per 090° devono governare sull'Isolotto S. Paolo: per entrare nel Mar Grande si dovrà accostare a dritta fra la testata della diga di S. Vito e quella della diga di S. Paolo.
Le imbarcazioni provenienti da ovest o da nord-ovest devono passare ad almeno 1,5 M dalla costa sud dell'Isolotto S. Pietro, per evitare uno specchio d'acqua pericoloso e lasciare a dritta la boa luminosa cardinale ovest che segnala la secca di Capo S. Vito: una volta arrivati a SSW del fanale dell'Isolotto S. Paolo si dovrà accostare fra la testata della diga di quest'ultimo e quella della diga di S. Vito.
Divieti: di ancoraggio nello specchio d'acqua davanti Capo S. Vito e la diga che da esso diparte.
TARANTO
40°25',80 N 17°11',30 E
PER CONTATTARE IL PORTO
VHF canale 16 - 12 (h. 24)
E-mail: taranto@guardiacostiera.it
Telefono: 099-4713611
Il pontile della Taranto Yacht è lungo 250 m e si trova all'interno del Porto Mercantile di Taranto.
Taranto - Pontile Taranto Yacht
Orario di accesso: continuo.
Fari e fanali: 3 fanali delimitano l'ingombro del pontile.
Fondo marino: fangoso
Fondali: da 1,5 a 8 m
Radio: vhf canale 12
Posti barca: 160
Lunghezza massima: 25 m
Venti: scirocco, SSE
Rade sicure più vicine: Mar Grande Porto di Taranto
Esperto locale: Sig. Damiano Scarci
COORDINATE
MARINA TARANTO
“MOLO SANT'ELIGIO” - TARANTO
40°28',49 N 17°13',36 E
PER CONTATTARE IL PORTO
VHF canale 08
E-mail: info@molosanteligio.it
Telefono: 099-4609454
In copertina foto da DEPOSITPHOTOS
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