Miseno (l'antica Misenum in latino, Μισ?νον in greco) è una frazione del comune di Bacoli, in provincia di Napoli.
Il suo nome, derivato dal latino sinus militum, viene citato da Virgilio che ricorda il Miseno trombettiere di Enea, qui leggendariamente sepolto dopo aver sfidato Tritone: in effetti il Capo Miseno con la sua sommità piatta rammenta la forma di un antico tumulo.
Capo Miseno - Foto da DEPOSITPHOTOS
Il sito, frequentato già nell'età del ferro, diventò porto cumano nel IV secolo a.C.; nel III secolo a.C. vide la presenza di Annibale; nel II secolo a.C. divenne un fiorente centro residenziale. Con l'impraticabilità del Portus Iulius, fu colonia autonoma e trasformato in base della flotta pretoria romana del basso Tirreno. In età augustea era il più importante sito militare romano della zona, e lo divenne ancora di più all'epoca di Marco Aurelio (161 d.C.), ma decadde con la caduta dell'impero romano d'Occidente. Ospitava la prima flotta imperale, la Classis Praetoria Misenensis.
Il porto sfruttava un doppio bacino naturale, quello più interno (detto Maremorto o Lago Miseno), in epoca antica dedicato ai cantieri e alla manutenzione navale, mentre quello più esterno era il porto vero e proprio.
Il faro di Capo Miseno - Foto da DEPOSITPHOTOS
La città romana, già in decadenza alla fine dell'impero, fu abbandonata definitivamente nel 840, dopo l'ultima di una lunga serie di incursioni di pirati saraceni. La maggior parte degli ultimi abitanti si rifugiò nella vicina isola di Procida.
Capo Miseno è la punta estrema della penisola flegrea, nelle immediate vicinanze del porto di Miseno, nel comune di Bacoli.
È un'altura che offre una splendida vista sul golfo di Napoli e sulle isole di Ischia e Procida. Segna il confine tra il golfo di Pozzuoli e il canale di Procida. È sede di un faro molto importante per la navigazione costiera notturna. Il luogo, splendido e suggestivo, è stato interessato negli anni da fenomeni edilizi, alcuni anche abusivi, che hanno alterato - soprattutto nella zona ai piedi del promontorio - la bellezza originaria.
Il faro di Capomiseno - DEPOSITPHOTOS
Ai piedi del capo, si trova la spiaggia di Miliscola, frequentatissima località balneare durante il periodo estivo.
Sul promontorio si trovano un'antica torre anti-saraceni, chiamata "Torre Bassa", ed in cima sono ancora presenti ruderi di casematte e fortificazioni risalenti alla seconda guerra mondiale.
Approdo
Capo Miseno - Foto da DEPOSITPHOTOS
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