Grado (GO) - La Prima Venezia
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Grado è un importante centro turistico e termale, noto anche come l'Isola del Sole e, per la sua particolare storia, la Prima Venezia.
Già porto romano a servizio di Aquileia e castrum, Grado si sviluppò attorno al 452 quando molti abitanti si rifugiarono sull'isola per sfuggire alle orde degli Unni guidati da Attila.
Gli Unni in marcia verso Bisanzio
Nel 568, in seguito all'invasione dei Longobardi in Friuli, il Patriarca Paolino vi trasferì la sede del Patriarcato di Aquileia. Grado crebbe di popolazione ed acquisì quindi un ruolo politico e religioso di primo piano, testimoniato dalla costruzione delle maestose basiliche di Santa Eufemia e di Santa Maria delle Grazie, entrambe della fine del VI secolo.
L'emergere di Venezia come centro dominante delle lagune venete segnò però il lento declino dell'isola, che fu aggravato dalla ricostruzione della città di Aquileia (a cavallo fra il IX ed il X secolo) e da un rovinoso saccheggio sofferto negli anni venti dell'XI secolo.
Grado - Basilica di Santa Eufemia
A partire dal XII secolo lo stesso Patriarca di Grado (che nel 1451 diverrà, anche nel nome, Patriarca di Venezia) trasferì la sua residenza alla Basilica di San Pietro di Castello, a Venezia.
Grado divenne quindi un povero paese di pescatori, e tale rimase nei secoli successivi, appartenendo al Dogado, la stretta lingua di terra che si estendeva dal delta del Po a Grado e sin quasi a Monfalcone: un insieme di lagune, barene, canali e corsi d'acqua direttamente amministrati dalla città di Venezia e che assicuravano alla Serenissima il diretto controllo di buona parte del litorale alto-adriatico, ma senza quasi penetrare nella terraferma.
Trattato di Campoformio (1797)
Con il Trattato di Campoformio (1797) e la fine della millenaria Repubblica Veneta, Grado entrò a far parte dei domini di casa d'Austria che, eccettuata la breve parentesi napoleonica, ne mantenne il possesso fino al 1918.
A questo periodo risalgono le origini di Grado come stazione balneare che, avviate alla fine dell'Ottocento, portarono l'isola ad ospitare, già agli inizi del Novecento, personalità come Freud e Pirandello. In quegli anni Grado, che dipendeva amministrativamente da Gorizia, venne dotata dell'attuale diga con passeggiata a mare e del caratteristico porto interno.
Da sinistra Sigmund Freud e Luigi Pirandello
Al termine della prima guerra mondiale l'isola, che nonostante la prossimità del fronte fu sostanzialmente risparmiata dalle vicende belliche, venne annessa al Regno d'Italia.
Nel 1936 Grado fu collegata alla terraferma con un ponte che pose fine al secolare isolamento dell'isola.
Grado - Il ponte che collega l'isola alla terraferma
Una rapida espansione urbanistica, accompagnata da opere di bonifica e di contenimento delle acque, ha quindi notevolmente ampliato le dimensioni dell'abitato, che ora si estende anche sulla vicina Isola della Schiusa.
Turismo
L'isola di Grado offre numerosi chilometri di spiagge sabbiose, orientate prevalentemente verso mezzogiorno e lentamente digradanti verso il mare.
Grado - La spiaggia Costa Azzurra
La spiaggia più occidentale è denominata Costa Azzurra e prosegue idealmente con il lungomare della diga, che protegge il centro storico dalle mareggiate.
Dopo la diga inizia la spiaggia principale, che prosegue con quella di Grado Pineta e, quindi, con i litorali più orientali.
Spiaggia di Grado Pineta
Cucina
I piatti tipici di Grado sono a base di pesce originale e interessante, in cui spiccano il brodetto alla gradese (preparato con tutti i pesci locali), il brodetto di seppioline, le seppioline ripiene e le seppie al tegame.
Tra i primi piatti eccellono la pasta fatta in casa tagliata a strisce, condita con sughi d'arrosto e selvaggina, gli gnocchi di semolino e patate ripieni di susine e conditi con burro fuso e cannella, la polenta.
Brodetto di seppioline - Da www.cibo.si
Diffuse sono le minestre ricche di verdure, tipica la jota, fatta da fagioli, crauti e arricchita con cotenne di maiale.
I secondi piatti sono a base di selvaggina: fagiano, lepre, capriolo e cinghiale; la carne di maiale occupa un parte di rilievo sia negli antipasti sia nelle grigliate. Da provare sono lo stinco di vitello o di maiale e il "sguazeto", uno spezzatino di vitello molto saporito.
Gustosi sono anche i bolliti di carne, il prosciutto cotto nel pane servito con salsa di Kren (rafano). (www.gradotravel.it)
Porti
COORDINATE
GRADO
PER CONTATTARE IL PORTO
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COORDINATE
PER CONTATTARE IL PORTO |
COORDINATE
45°40',96 N 13°22',83 E
PER CONTATTARE IL PORTO
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COORDINATE
45°40',89 N 13°24',21 E
PER CONTATTARE IL PORTO |
COORDINATE
PER CONTATTARE IL PORTO (da giugno a settembre:
08,00-12,00/15,00-18,00) |
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