Per delta del Po si intende il sistema idraulico di diramazioni fluviali attraverso cui il fiume Po sfocia nel mare Adriatico.
Esso è costituito quindi, in primis, dall'insieme di questi rami fluviali e, per estensione, dal territorio tra essi compreso.
Parco del Delta del Po - Foto da DEPOSITPHOTOS
Secondo questa definizione il delta del Po ricade interamente nella Provincia di Rovigo o Polesine e ne occupa quasi interamente la porzione orientale (a partire dall'incile del Po di Goro sino al mare). Esso si definisce anche come "delta attivo".
In un'accezione più ampia, esso comprende la più vasta area del delta storico, vale a dire quella compresa tra gli antichi rami deltizi del fiume Po: esistendo un tempo importanti diramazioni meridionali del corso d'acqua, tra cui citiamo il Po di Volano e il Po di Ferrara o Po di Primaro, esso includerebbe la parte della Provincia di Ferrara a forma di cuspide compresa tra i vertici di Stellata, Sacca di Goro e Valli di Comacchio.
Parco del Delta del Po - Foto da DEPOSITPHOTOS
L'assetto idraulico contemporaneo del delta del Po avvalora la definizione più restrittiva sopra enunciata, anche se la parte litoranea della Provincia di Ferrara, in particolare quella compresa tra la bocca del Po di Goro e il Lido di Volano e quella comprendente le Valli di Comacchio, conserva un aspetto paesaggistico di carattere tipicamente delitizio - paludoso.
La superficie dell'area deltizia è interessata da una progressiva espansione (pari a circa 60 ha l'anno) dovuta dall'avanzamento verso est delle foci dei vari rami del delta. Tale spostamento avviene per il progressivo deposito del considerevole trasporto solido del fiume Po sul basso fondale dell'Adriatico che ne determina l'innalzamento e quindi il costante prolungamento a mare del letto delle diverse diramazioni. La Provincia di Rovigo è pertanto l'unico territorio italiano soggetto ad espansione, con la conseguente necessità di aggiornare periodicamente i dati statistici relativi alla sua superficie.
Parco del Delta del Po - Foto da DEPOSITPHOTOS
Le diramazioni deltizie del fiume Po attualmente attive e che nel loro complesso costituiscono il delta sono, da nord a sud: il Po di Maistra, il Po di Venezia - Po della Pila che sbocca in mare attraverso tre distinte bocche (Busa di Tramontana, Busa Dritta e Busa di Scirocco), il Po delle Tolle (con le diramazioni di Busa Bastimento e Bocca del Po delle Tolle), Po di Gnocca o della Donzella (anch'esso con una biforcazione terminale) e Po di Goro.
Discorso a parte deve essere fatto per il Po di Levante il quale, pur essendo collegato al corso principale del Fiume Po attraverso la conca di navigazione di Volta Grimana, ne è idraulicamente separato e non ne recepisce le acque. Infatti, in seguito alle imponenti opere di sistemazione idraulica del fiume Fissero-Tartaro-Canalbianco, avvenute negli anni trenta del secolo scorso, questa antica diramazione settentrionale del fiume venne separata dal corso principale per divenire unicamente collettore terminale del Canalbianco. Attualmente il sistema Fissero-Tartaro-Canalbianco-Po di Levante costituisce un'importante via navigabile che consente il collegamento tra il mare Adriatico, i laghi di Mantova e il Lago di Garda.
Parco del Delta del Po - Foto da DEPOSITPHOTOS
A sud del delta il mare forma un'insenatura che, pur non prendendo il nome di golfo, ne ha tutte le caratteristiche. Il delta del Po comprende le aree naturali protette istituite nel territorio geografico di riferimento: Parco Regionale Delta del Po dell'Emilia-Romagna, istituito nel 1988, ma funzionante solo dal 1996, comprende anche territori che fanno parte del bacino idrico di altri fiumi (tra cui il Reno).
Comprende la parte sud del delta storico del Po, ma solo una minima parte del delta attuale; Parco Regionale Veneto del Delta del Po, funzionante dal 1997, comprende praticamente tutto il delta geografico del Po, come sopra definito; Parco interregionale Delta del Po è il nome del parco che le Regioni del Veneto e dell'Emilia-Romagna avrebbero dovuto costituire congiuntamente entro il 1993, ai sensi dalla Legge Quadro sulle Aree Protette (Legge n. 394 del 1991, art. 35). Non essendo stato trovato un accordo tra le parti, sono stati costituiti i due distinti parchi regionali.
Parco del Delta del Po - Foto da DEPOSITPHOTOS
L'intera Pianura Padana ha subìto, nel corso delle ere geologiche, profonde modificazioni che hanno portato a ripetuti avanzamenti e arretramenti della linea di costa. La foce del Po, di conseguenza, si è spostata anche di centinaia di chilometri e ha modificato innumerevoli volte la sua forma e la sua estensione.
Tra i fattori che hanno causato questi fenomeni si possono citare lo scontro tra le piattaforme continentali europea e africana (che determina da milioni di anni un lento innalzamento delle Alpi e Appennini correlato a fenomeni di subsidenza dei territori pianeggianti circostanti, variamente compensata dai depositi alluvionali), la variazione del livello del mare (correlata alle fasi di glaciazione), l'erosione delle catene montuose (con conseguente deposito sul fondale marino del materiale asportato) e in generale il fenomeno del trasporto solido.
Parco del Delta del Po - Foto da DEPOSITPHOTOS
Il maggior apporto di sedimenti trasportati dagli affluenti appenninici del Po rispetto agli affluenti alpini (che scaricano parte dei sedimenti nei laghi attraversati) ha comportato nei secoli il progressivo spostamento verso nord del delta del Po con interramenti o separazione dei vecchi alvei a sud.
Questi spostamenti sono avvenuti a seguito delle numerose alluvioni che il Po ha provocato nei secoli.
Per informazioni escursioni e visite al Delta del Po
COORDINATE
FOCE DEL PO DI LEVANTE
45°04',14 N 12°22',00 E
ISOLA DI ALBARELLA (RO)
In copertina Parco del Delta del Po - Foto da DEPOSITPHOTOS
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