Nel XIX secolo a Ostia c'erano solo delle saline ed un territorio lasciato da secoli a se stesso, infestato dalla malaria e dai briganti.
La palude si estendeva per tutta la costa tirrenica dello Stato Pontificio, da Terracina a Piombino.
Stato Pontificio - Mappa della campagna e della costa di Roma
Alla classe dirigente dello Stato Italiano divenne chiara l'esigenza di bonificare le terre intorno alla nuova capitale del Regno d'Italia, nella convinzione che l'ambiente malsano che la circondava avrebbe influito negativamente sullo sviluppo economico della città e del Regno stesso.
Considerato che l'opzione primaria di sollevare il livello del terreno avrebbe richiesto, con le tecnologie dell'epoca, un tempo stimato di circa 50 anni, si scelse come sistema alternativo la realizzazione di una serie di canali che avrebbe permesso il deflusso delle acque.
Braccianti ravennati a Ostia
Nel 1884 si insediarono ad Ostia Antica i "Braccianti Ravennati" ed ebbero inizio i lavori di bonifica. Quelli che arrivarono in palude erano braccianti senza terra con le loro famiglie, lasciati senza lavoro dalla crisi delle risaie che in quegli anni colpiva il ravennate, ma che, leader in Italia nel loro mestiere, cominciavano a costituire le loro organizzazioni associative.
L'Associazione Generale Operai Braccianti del Comune di Ravenna, prima cooperativa bracciantile della storia italiana, entrò quindi in lizza per ottenere il subappalto dei lavori della bonifica, lo ottenne ed ebbe anche dal governo Depretis, nel 1884, finanziamenti pubblici per avviare i lavori e facilitazioni ferroviarie per agevolare gli spostamenti delle famiglie e delle loro cose.
La bonifica di Ostia
Nelle tensioni economiche e sociali di quegli anni, l'avvio della bonifica fu un'operazione keynesiana ante litteram, che diede buoni frutti: i primi 303 iscritti alla cooperativa erano diventati 2547 nell'agosto 1885. I lavori, previsti per 4 anni, ne richiesero 7. Tuttavia sia il nuovo Stato unitario che i braccianti vinsero la loro battaglia.
Il ricordo della bonifica è ancora vivo nei nomi delle strade (viale dei Romagnoli, piazza dei Ravennati) e nei monumenti dedicati ai padri fondatori della bonifica: Armando Armuzzi, presidente dell'Associazione, e Federico Bazzini - ma soprattutto Andrea Costa e Nullo Baldini, gli 'apostoli del socialismo'. E rimane vivo negli abitanti di Ostia Antica, figli e nipoti di quei Romagnoli, che spesso ancora ne parlano il dialetto.
Impianto Idrovoro di Ostia Antica, la cui costruzione risale al 1884
Furono quindi creati i canali detti di "Dragoncello", della "Lingua" (zona Casal Palocco) e di "Pantanello" (Infernetto) che si collegavano al canale detto dei Pescatori.
Nel 1889 si avviarono le idrovore che in meno di due settimane prosciugarono più di 1500 ettari di palude. Dopo questa prima canalizzazione si procedette alla canalizzazione secondaria.
Ostia 1930
La nascita del quartiere marino di Roma avvenne durante il regime fascista, che la trasformò nella spiaggia di Roma, collegata dalla ferrovia, affiancata poi nel 1927 da una delle prime autostrade italiane, la Via del Mare, mentre venivano elaborati i primi progetti per l'aeroporto di Roma-Fiumicino. Nel 1933 prese ufficialmente il nome di "Lido di Roma".
In vista della esposizione universale di Roma, prevista nel 1942, fu pianificata ed avviata la costruzione di un nuovo quartiere a sud della città, l'E 42, e fu progettata una strada (oggi dedicata a Cristoforo Colombo), al tempo chiamata "la Via Imperiale", per collegare Roma al mare. Il progetto venne approvato nel 1938, ma la strada venne aperta al traffico solo dopo la guerra, nel 1949.
Il nuovo quartiere EUR
La cittadina fu pianificata, e parzialmente realizzata, secondo gli allora vigenti criteri urbanistici ed i temi stilistici propri del Razionalismo italiano.
Fu suddivisa in una fascia lungo il mare, con piccoli villini usati come seconde case da Romani abbienti ed una fascia per gli operai: in quel periodo furono creati intorno a Roma quartieri periferici e borgate per gli sfollati, causa sventramenti, dei rioni storici come ad esempio "Acilia", prima borgata di Roma che si collocava a metà strada dalla costa; era infatti obbiettivo dichiarato del regime quello di costruire la "terza Roma", che si sarebbe dovuta estendere fino al Tirreno.
Costruzioni a Ostia in viale della Marina
Lo scoppio della seconda guerra mondiale interruppe i lavori in gran parte ancora agli inizi; è soltanto negli anni sessanta che Ostia si ingrandisce, sviluppandosi anche nella parte di ponente con alcuni edifici popolari nei pressi della foce del Tevere; fino ad assumere il tipico aspetto di un popoloso quartiere romano.
Comincia ad essere usata come luogo di vacanza, ma anche come quartiere, inizialmente abitato da pescatori poi anche da lavoratori diventando realmente un'importante frazione della capitale.
Ostia - Lo stabilimento balneare Kursaal
Negli anni settanta e ottanta la forte espansione della metropoli porta alla occupazione del suolo che divideva il lido di Roma dal nucleo urbano principale con insediamenti di abitazioni unifamiliari che vanno ad attenuare il pesante isolamento di quelle frazioni o borgate sparse sul territorio da tempo e non di meno della stessa Ostia che acquisisce indubbi benefici.
Celebre è il concorso per la progettazione di un lotto di villini al quale parteciparono importanti architetti dell'epoca, fra cui Adalberto Libera.
Ostia - I villini di Adalberto Libera
Ostia vanta numerosi esempi di architettura moderna residenziale e pubblica fra cui le poste di Angiolo Mazzoni.
Turismo
Il litorale di Ostia è lungo e vario, in via estensiva possiamo comprendere il tratto che va dall'area della foce del Tevere fino alla spiaggia di Capocotta comprendendo quindi anche la zona di CastelPorziano con i suoi 7 "cancelli" e le famose dune.
Ostia - La spiaggia libera di Castel Porziano
Sotto il profilo strettamente balneare il Lido di Ostia presenta sia spiagge libere attrezzate che spiagge gestite da stabilmenti balneari.
L'acqua del mare è pulita, le spiagge sono formate da sabbia fina e ferrosa, inoltre una vasta pineta si estende in parallelo al litorale. Di sponda alle spiagge troviamo sempre il lungomare con le sue caratteristiche "rotonde".
La spiaggia attrezzata di Ostia
Le spiagge di Ostia sono spesso state protagoniste di film cinematografici specie negli anni '50 e '60. In Amarcord e in I Vitelloni di Federico Fellini, Ostia fu "spacciata" per la riviera romagnola, ricordiamo inoltre Casotto del 1977 di Sergio Citti, Ecce bombo di Nanni Moretti fino al recente "The Clan" di Christian De Sica. (Da www.lidodiostia.it)
Cucina
Per chi vuole mangiare ad Ostia c'è l'imbarazzo delle scelta: si può prenotare in uno dei rinomati ristoranti a base di pesce fresco con vista mare, oppure ci si può fermare a degustare i piatti tipici della tradizione romana in una piccola trattoria di Ostia antica.
Spaghetti con le telline - Da redelmare.net
Se invece si vuole scegliere una soluzione più economica è possibile optare per una delle tante pizzeria del lungomare. La cucina è la tipica cucina romana con in più i sapori del mare.
Fra tutii un piatto tradizionale del litorale romano sono senz'altro gli spaghetti con le telline diventato a causa dei divieti un ricercatissimo.
Il porto
Ostia, a partire dagli anni duemila, è diventata oltretutto una località turistica di tutto rispetto e, dopo l'edificazione di un nuovo approdo turistico per imbarcazioni da parte di privati denominato "il porto di Roma", è ritornata ad essere com'era in origine il "Mare di Roma" a pieno titolo, e uno dei quartieri più popolosi della capitale.
Ostia - Porto Turistico di Roma
Il Porto Turistico di Roma è un marina che si trova immediatamente a SE della foce di Fiumara Grande. E' protetto da due moli che partendo da terra terminano con due semicerchi che formano l'avamporto: appena oltrepassata la prima imboccatura ampia 66 m trov.mo sulla sinistra la stazione carburanti.
La struttura, che si sviluppa su una superficie di circa 22 ettari, dispone di 796 posti barca per lunghezze comprese fra gli 8 e i 60 m. I 16 pontili fissi, tutti dotati delle necessarie colonnine per l'erogazione di acqua ed elettricità, di bitte anelli e parabordi per l'ormeggio. Il marina è provvisto di un sistema di ricambio forzato delle acque portuali.
COORDINATE
PORTO TURISTICO DI ROMA - OSTIA
41°44',15 N 12°14',72 E
PER CONTATTARE IL PORTO
VHF canale 74
E-mail: direzione.porto@portodiroma.com
Telefono: 06-56188236
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