“Nutrire il pianeta - Energia per la vita” è il tema dell’ EXPO 2015 iniziato il primo maggio e che avrà termine ad ottobre.

Il tema della produzione di cibo e della sua distribuzione pone temi etici ai quali la società globalizzata ha destinato, nel tempo, sempre maggiore attenzione.

L’obiettivo di questa esposizione universale, alla quale partecipano circa 135 paesi, è quello di ripensare i metodi di produzione del cibo dove ambiente e processi produttivi trovino equilibrio, e dove riciclo e riduzione degli sprechi contribuiscano a sostenere un quadro virtuoso dove anche a quella parte della popolazione mondiale sofferente, oggi, di malnutrizione, possa essere garantito un apporto nutrizionale adeguato.
 

Il padiglione della Repubblica Ceca

Questo progetto  si avvale delle culture dei paesi partecipanti che esprimono tradizioni, esperienze, progetti e contributi negli spazi dei loro stands.

Il padiglione belga esprime forse al meglio la necessità di coordinare le risorse ambientali all’interno dei processi produttivi, presentando un progetto di cultura di vegetali su cilindri ruotanti, artificialmente illuminati, sospesi su vasche dove il ciclo ecologico legato alla vita dei pesci sottostanti, apporta nutrimento per la cultura dei vegetali.
 

Il padiglione del Belgio

Al mare e all’acqua è destinato ampio spazio. Non a caso il centro dell’expo è rappresentato dal “lago arena” dal quale sorge l”albero della vita”.

L’acqua è presente come elemento primario in alcuni stand come quello della repubblica ceca, con una rondine aeroplano  immersa in una piscina, o quello della Bielorussia, dove un mulino elettronico simula l’apporto fecondante dell’acqua. 
 

Il padiglione della Cambogia

Al padiglione Zero 500 riproduzioni di pesci mostrano la generosità del mare. Ma sicuramente il ruolo fondamentale dell’acqua è espresso nel cluster, (padiglione trasversale ai paesi ed incentrati su vari prodotti: caffè, riso, cacao,…), dedicato al mare e al cibo da esso prodotto, con particolare riguardo al ruolo delle isole, dove, per altro vive un quinto della popolazione mondiale e risulta, oggi, essere l’eco sistema maggiormente minacciato dai cambiamenti climatici in atto.

Fabrizio Fattori