James Cook: la traccia delle terre sconosciute
Alla scoperta dell'Australia
Alla scoperta dell'Australia
James Cook, (Marton, 27 ottobre 1728 - Hawaii, 14 febbraio 1779) esploratore, navigatore e cartografo Britannico.
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James Cook |
Cook fu il primo a cartografare l'isola di Terranova, prima di imbarcarsi per tre viaggi nell'Oceano Pacifico nell corso dei quali realizzò il primo contatto europeo con le coste dell'Australia e le Hawaii oltre alla prima circumnavigazione ufficiale della Nuova Zelanda.
Combinando l'arte marinaresca con un grande talento cartografico, nelle sue ardite spedizioni raggiunse zone inesplorate e pericolose, e fu il primo a tracciare le mappe di diversi territori non ancora cartografati..
Egli lasciò un patrimonio di conoscenze scientifiche e geografiche che avrebbe influenzato i suoi posteri almeno fino al XX secolo. Oggi a Cook sono dedicati numerosi monumenti e varie commemorazioni in tutto il mondo.
Giovinezza (1728 - 1767)
Cook nacque nel villaggio di Marton, nella Contea dello Yorkshire, oggi sobborgo della città di Middlesbrough. Fu battezzato nella locale chiesa di San Cuthbert dove ancor oggi è possibile leggere il suo nome nel registro parrocchiale.
Il Cottage di Cook a Melbourne
Cook fu il secondo degli otto figli di James Cook, un bracciante agricolo scozzese, e una donna autoctona, Grace Pace da Thornaby-on-Tees. Nel 1736, la sua famiglia si trasferì presso la fattoria di Airey Holme a Great Ayton, dove il datore di lavoro di suo padre, Thomas Skottowe, pagò le rette per la sua scuola, oggi trasformata in un museo. Nel 1741, dopo cinque anni di scuole elementari, iniziò a lavorare per il padre, divenuto nel frattempo sovrintendente della fattoria. Per hobby, usava scalare una vicina collina, Roseberry Topping, godendosi l'opportunità di avere dei momenti di solitudine.
Il Cook's Cottage, ultima dimora dei suoi genitori, che egli probabilmente ebbe modo di conoscere, si trova ora a Melbourne, dove vi fu trasportato dall'Inghilterra e dove fu riassemblato mattone per mattone nel 1934..
Staithes - North Yorkshire - Regno Unito
Nel 1745, all'età di sedici anni, Cook si trasferì a 32 km a nord nel villaggio di pescatori di Staithes per iniziare l'apprendistato come garzone di bottega del droghiere e merciaio William Sanderson. Gli storici hanno molto speculato se fu qui che Cook sentì per la prima volta l'attrazione per il mare, contemplandolo attraverso le vetrine del negozio.
Dopo diciotto mesi, non sentendosi adatto al lavoro di bottegaio, Cook si trasferì ancora una volta presso la vicina cittadina portuale di Whitby per essere presentato a degli amici di Sanderson, John e Henry Walker. I Walker erano importanti armatori e quaccheri locali con interessi nel commercio del carbone.
Captain Cook Memorial Museum - Uva Ln Whitby, North Yorkshire - Regno Unito
La loro casa è ora il Captain Cook Memorial Museum. Cook venne assunto come apprendista della marina mercantile nella loro piccola flotta di navi carboniere impegnate lungo la costa inglese. Il suo primo incarico fu a bordo della carboniera Freelove; su essa e su altre navi trascorse diversi anni veleggiando tra Tyne e Londra.
Come parte del suo apprendistato, Cook si applicò allo studio di algebra, geometria, trigonometria, navigazione e astronomia, tutte materie che gli sarebbero tornate utili un giorno al comando della propria nave.
Completato il suo apprendistato triennale, Cook iniziò a lavorare su navi mercantili nel Mar Baltico. Salì rapidamente la scala gerarchica della marina mercantile, iniziando nel 1752 con la sua promozione a comandante in seconda a bordo della carboniera Friendship.
Captain Cook Museum
Nel 1755, a meno di un mese dall'offerta del comando di questo stesso vascello, si arruolò come volontario nella Royal Navy, in un momento in cui l'Inghilterra si stava riarmando per quella che sarebbe diventata nota come la Guerra dei Sette Anni. Nonostante sapesse che avrebbe dovuto partire dal gradino più basso della scala gerarchica navale, Cook comprese che la sua carriera sarebbe avanzata molto più rapidamente nel servizio militare e si arruolò nella Royal Navy a Wapping il 7 giugno 1755.
Famiglia
Cook sposò Elizabeth Batts (1742-1835), figlia di Samuel Batts, gestore della locanda The Bell Inn di Wapping e uno dei suoi mentori, il 21 dicembre 1762 nella Chiesa di St. Margaret a Barking, nell'allora contea dell'Essex.
Santa Margherita a Barking, nell'allora Contea dell'Essex - Regno Unito
La coppia ebbe sei figli: James (1763-1794), Nathaniel (1764-1781), Elizabeth (1767-1771), Joseph (1768-1768), George (1772-1772) e Hugh (1776-1793). Quando non era in mare, Cook viveva nel quartiere dell'East End di Londra. Assisteva alle funzioni nella chiesa di St. Paul a Shadwell, dove fu battezzato suo figlio James. Lo Stepney Historical Trust ha affisso una targa al 326 della Highway, la via principale di Shadwell, per commemorare la sua vita nell'East End londinese. Cook non ha discendenti diretti noti: tutti i suoi figli morirono precocemente o senza eredi.
Inizio della Carriera Nella Royal Navy
Il primo imbarco di Cook fu sulla nave HMS Eagle, con il grado di master mate. In ottobre e novembre del 1755 prese parte alla cattura, da parte della Eagle, di una nave da guerra francese e all'affondamento di un'altra, azioni per le quali venne promosso al grado di "master" (che si occupava delle incombenze marinaresche, e non corrisponde esattamente al nostro ufficiale di rotta) oltre a mantenere i suoi altri incarichi. Il suo primo comando temporaneo lo ebbe nel marzo del 1756, allorché divenne per breve tempo Comandante del Cruizer, un piccolo cutter al seguito della Eagle quando questa era di pattuglia.
La firma di James Cook
Nel giugno 1757 Cook superò i suoi esami da sottotenente presso la Trinity House a Deptford, ottenendo il diritto di navigare e comandare una nave della flotta reale. Si imbarcò quindi sulla fregata HMS Solebay come sottotenente di vascello agli ordini del Comandante Robert Craig. Durante questo periodo, egli servì nel corso di svariate azioni minori in prossimità delle Isole Britanniche.
La conquista del Canada (1758-63)
Durante la guerra dei sette anni, fu al servizio in Nord America sulla Pembroke, vascello della Royal Navy, in qualità di "master". Nel 1758 prese parte all'assalto anfibio che consentì la presa ai francesi della fortezza di Louisbourg. Cook successivamente partecipò nel 1759 all'assedio della città di Quebec prima della battaglia sulle pianure di Abraham del 1759. Mostrò un grande talento nella topografia e nella cartografia, tracciando le mappe di imbocco del fiume San Lorenzo durante l'assedio, fatto questo che consentì al generale Wolfe di effettuare il famoso attacco a sorpresa sulle pianure di Abraham.
Le Pianure di Abraham
L'abilità nella topografia di Cook venne sfruttata durante gli anni sessanta del 1700 per tracciare le mappe della costa frastagliata dell'isola di Terranova. Cook tracciò la striscia di nord-ovest nel 1763 e 1764, la costa sud tra la penisola Burin e Capo Ray nel 1765 e 1766 e la costa occidentale nel 1767.
I cinque anni di Cook in Terranova consentirono di avere la prima accurata mappa in larga scala e con indagini idrografiche delle coste dell'isola e furono le prime carte scientifiche ad utilizzare una precisa triangolazione per stabilire i contorni a terra; durante tale arco di tempo Cook sviluppò una grande abilità nella pratica topografica, maturata lavorando in condizioni molto spesso difficili, che attirarono su di lui l'attenzione dell'Ammiragliato e della Royal Society in un momento cruciale non solo per la sua personale carriera ma anche in vista delle scoperte britanniche d'oltremare.
La mappa di Cook sarebbe stata ancora utilizzata fino al XX secolo: a copie di questa avrebbero fatto ancora riferimento tutti quelli che avrebbero navigato nelle acque di Terranova per quasi 200 anni.
Fu a seguito del lavoro fatto a Terranova che Cook ebbe a scrivere come fosse sua intenzione di andare non soltanto «...al di là di dove chiunque è andato prima, ma fin dove è possibile per un uomo andare».
Mappa di Terranova disegnata da James Cook NEL 1775
Il Primo Viaggio (1768-1771)
Nel 1766, la Royal Society lo incaricò di effettuare un viaggio nell'Oceano Pacifico per osservare il transito di Venere davanti al Sole. A soli 39 anni Cook fu promosso tenente e nominato comandante della spedizione. Salpò il 26 agosto 1768 sulla nave HMS Endeavour, (che era un Brigantino a palo, e il nome fu motivo di ispirazione per lo Space Shuttle Endeavour), doppiò capo Horn e il 13 aprile 1769 giunse a Tahiti, dove costruì un piccolo forte e osservatorio per osservare il transito, ma a causa della mancanza di strumentazione scientifica precisa non fu in grado di misurarlo con esattezza.
Come da ordini segreti dell'Ammiragliato, si dedicò quindi alla seconda parte della sua missione e cioè all'esplorazione del Pacifico del Sud e alla ricerca del mitico continente Terra Australis, sull'esistenza del quale nutriva dei dubbi ma che la Royal Society, in particolare Alexander Dalrymple, sosteneva esistesse.
HMS Endeavour
Con l'aiuto di un indigeno tahitiano chiamato Tupaia che aveva ampie conoscenze della geografia locale raggiunse la Nuova Zelanda. Era il secondo europeo (dopo Abel Tasman nel 1642) ad approdare in Nuova Zelanda. Cook la circumnavigò completamente scoprendo così lo stretto di Cook che separa l'Isola del Nord dall'Isola del Sud e del quale Tasman non aveva intuito l'esistenza. Tracciò con precisione le coste neozelandesi facendo solo errori minimi, chiamò "isola di Banks" quella che in realtà era una penisola e non era certo che l'Isola di Stewart fosse un'isola a sé stante.
Veleggiò poi verso ovest, raggiungendo la costa sud-orientale dell'Australia il 19 aprile 1770. La sua spedizione divenne la prima europea ad esplorare la linea di costa del nuovo continente. Il 23 aprile fece la sua prima osservazione registrata degli australiani aborigeni a Brush Island vicino a Bawley Point - oggi nel Nuovo Galles del Sud - annotando nel suo diario:
« …and were so near the Shore as to distinguish several people upon the Sea beach they appear'd to be of a very dark or black Colour but whether this was the real colour of their skins or the clothes they might have on I know not. »
« ...E sono arrivato così vicino alla riva da distinguere diverse persone sulla spiaggia del mare che appaiono essere di un colore molto scuro o nero, ma se questo sia il vero colore della loro pelle o dei vestiti che indossano non so. »
(James Cook)
Lo sbarco in Australia di Cook
Il 29 aprile Cook ed il suo equipaggio attraccarono sulla terraferma sulla la penisola di Kurnell. Cook dapprima battezzò l'area come Stingray Bay, ma dopo cambiò il nome in Botany Bay dopo gli esemplari unici recuperati dai botanici Joseph Banks and Daniel Carlsson Solander. Fu sempre qui che egli ebbe i primi contatti diretti con una tribù aborigena nota come Gewagal. Quando in seguito il capitano Arthur Phillip arrivò con la Prima Flotta nel 1788 ritenne però la baia poco idonea e attraccò più a nord dove attualmente si trova la città di Sydney.
Lasciata Botany Bay veleggiarono verso nord. L'11 giugno si verificò un incidente quando la Endeavour si arenò su un banco di quella che poi si sarebbe rivelata la grande barriera corallina e « furono costretti a riparare presso la foce di un fiume il 18 giugno 1770 ». La Endeavour fu seriamente danneggiata e, mentre veniva tirata in secca per riparazioni nei pressi della moderna Cooktown nell'odierno Queensland alla foce dell'Endeavour river, il viaggio subì un ritardo di due mesi.
Finalmente ripresero il mare attraversando lo stretto di Torres tra Australia e Nuova Guinea: era il secondo europeo in assoluto dopo il passaggio di Luis Vaez de Torres nel 1604. Il 22 agosto Cook sbarcò presso Possession Island dove rivendicò solennemente alla Corona britannica l'intera linea di costa che aveva esplorato. Ritornò quindi verso l'Inghilterra facendo scalo a Batavia, l'odierna Giakarta, in Indonesia, dove molti uomini soccombettero alla malaria, raggiunse il Capo di Buona Speranza ed arrivò a Sant'Elena il 12 luglio 1771.
Le Rotte dei Viaggi di James Cook. Il Primo Viaggio E mostrato in rosso, il Secondo a verde , Il Terzo in blu.
Un altro aspetto notevole di questo viaggio fu che fino a questo punto nessun uomo dell'equipaggio era caduto vittima dello scorbuto, fatto eccezionale per quei tempi. Cook costringeva gli uomini a nutrirsi di agrumi e crauti affidandosi, tra i primi, alle scoperte di James Lind. Sfortunatamente la tappa di Giakarta, nota per le sue epidemie di malaria, fu comunque fatale per molti dell'equipaggio, compreso il tahitiano Tupaia, il segretario finlandese e collega scienziato di Banks, Herman Spöring, l'astronomo Charles Green e l'illustratore Sydney Parkinson.
I diari di Cook furono pubblicati al suo ritorno e Cook divenne una sorta di eroe nella comunità scientifica.
Il Secondo Viaggio (1772-1775)
Poco dopo il suo rientro dal primo viaggio, Cook fu promosso nell'agosto del 1771 al grado di Comandante della Royal Navy e nuovamente incaricato dalla Royal Society per un ulteriore viaggio, questa volta alla ricerca della leggendaria Terra Australis. Nel suo primo viaggio Cook aveva dimostrato con la circumnavigazione della Nuova Zelanda che questa non era collegata a nessuna massa di terra più grande a sud. Nonostante egli avesse mappato quasi tutta la costa orientale dell'Australia, dimostrandone le dimensioni continentali, si continuava a credere che la Terra Australis si dovesse trovare ancora più a sud. A dispetto di ogni evidenza del contrario, Alexander Dalrymple ed altri membri della Society si rifiutavano di credere che non esistesse un continente meridionale.
Cook assunse il comando della HMS Resolution mentre Tobias Furneaux fu messo al comando della HMS Adventure. Cook circumnavigò il globo ad una latitudine molto meridionale e fu il primo europeo a superare il Circolo polare antartico il 17 gennaio 1773 raggiungendo i 71°10' Sud. Nelle nebbie dell'Antartico le due navi si ritrovarono separate. Furneaux si diresse dapprima verso la Nuova Zelanda dove perse una decina dei suoi uomini in uno scontro violento con i Māori, quindi fece vela verso la madrepatria. Cook invece continuò a esplorare la regione antartica, raggiungendo i 71°10'S il 31 gennaio 1774.
James Cook testimone di un sacrificio umano a Tahiti, 1773
Cook aveva quasi raggiunto le rive del continente antartico quando fu costretto a ritornare a Tahiti per rifornire la nave. Riprese quindi la rotta verso sud in un secondo infruttuoso tentativo di trovare l'ipotetico continente. A questo punto del viaggio egli portò con se un giovane tahitiano di nome Omai, che però si rivelò meno competente di Tupaia, svernando in Nuova Zelanda. Sulla via del ritorno attraccò a Tonga e sull'Isola di Pasqua.
Cook salpò nel novembre 1774 attraversando il Pacifico meridionale e giungendo, cinque settimane dopo, nella Terra del Fuoco dove rimase per due settimane. Si diresse poi nell'Atlantico del sud. Inaspettatamente avvistò una terra ricoperta di neve e ghiaccio sulla quale sbarcò il 17 gennaio 1775 in una baia riparata che chiamò Possession Bay. Ne tracciò parte della costa, ma non rimase particolarmente affascinato dalla scoperta e ne descrisse anzi la desolazione:
(IT) «Non un albero si vedeva, né un arbusto anche abbastanza grande per fare uno stuzzicadenti. »
(IT) «Neanche ONU albero in vista, NE UN cespuglio Abbastanza grosso da ricavarne Uno stuzzicadenti»
(James Cook)
Cook con gli Aborigeni
Arrivato all'estremo meridionale di quella terra si rese conto che non era il tanto ricercato continente antartico, chiamò quindi il capo meridionale Cape Disappointment e diede all'isola il nome di Georgia del Sud.
Proseguendo la navigazione scoprì la Nuova Caledonia (4 settembre) e le isole Sandwich Australi.
Il suo ritorno in patria metterà definitivamente la parola fine alle ricerche di Terra Australis.
Un altro risultato positivo del secondo viaggio fu il collaudo di un cronometro marino ideato da John Harrison che facilitò la misura accurata delle longitudini.
Al suo ritorno Cook ottenne un congedo con tutti gli onori dalla Marina, ma ciò non lo tenne lontano dal mare e dalla navigazione. Un terzo viaggio alla ricerca del Passaggio a nord-ovest era già pianificato. Cook avrebbe dovuto navigare attraverso il Pacifico e sempre verso est per tornare all'Atlantico mentre un'altra nave avrebbe fatto il percorso contrario.
Raffigurazione di danze tahitiane
Il Terzo Viaggio (1776-1779)
Nel suo ultimo viaggio Cook era nuovamente al comando della Resolution, mentre il capitano Charles Clerke era al comando della HMS Discovery. Lo scopo del viaggio era il tentativo di scoprire il famoso passaggio a nord-ovest tra l'Atlantico e il Pacifico passando per la parte settentrionale del Nord America.
Gli ordini dell'Ammiragliato per Cook erano ispirati da un Act (atto normativo) del Parlamento Britannico che, riconfermato nel 1775, aveva promesso un premio di £ 20.000 a chiunque avesse scoperto il passaggio. Cook fece tappa a Tahiti e poi navigò verso nord e nel 1778 divenne il primo europeo a visitare le isole Hawaii, che lui chiamò "Isole Sandwich" in onore del suo armatore John Montagu, 4º conte di Sandwich; il Primo Lord dell'Ammiragliato. Fu inoltre il primo a raccontare del surf.
Dalle Hawaii proseguì ed esplorò la costa occidentale americana attraccando presso la baia di Nootka (Nootka Sound per gli inglesi) sull'Isola di Vancouver, oltrepassando lo Stretto di Juan de Fuca. Esplorò e tracciò le mappe della costa del nord America, dalla California allo Stretto di Bering.
Isole Cook - Polinesia
Lo stretto di Bering, nonostante gli svariati tentativi fatti, si rivelò impenetrabile. Questo viaggio fu molto frustrante per Cook che iniziò a soffrire di problemi di stomaco; secondo alcune teorie questi disturbi furono all'origine del suo comportamento sempre più irrazionale nei confronti dell'equipaggio.
Cook tornò alle Hawaii nel 1779, dove incontrò il re locale Kalani`ōpu`u e, secondo alcune interpretazioni recentemente contestate, venne inizialmente scambiato per Lono, il dio hawaiano della fertilità. Tuttavia, il 14 febbraio presso la baia di Kealakekua alcuni indigeni rubarono una delle scialuppe della sua nave – questo genere di furti era abbastanza normale e solitamente alcuni indigeni venivano presi in ostaggio per ottenere la restituzione del maltolto – e Cook, in preda all'irrazionalità, ebbe un violento alterco con un folto gruppo di abitanti dell'isola, nella disputa furono esplosi alcuni colpi d'arma da fuoco e Cook venne accoltellato a morte.
Il Museo di Storia Naturale di Firenze
Clerke prese il comando della spedizione e fece un altro tentativo di passaggio attraverso lo stretto di Bering, prima di soccombere alla tubercolosi della quale era già affetto. Fu sostituito al comando della Resolution dal tenente di vascello John Gore mentre la Discovery passò sotto quello di James King. Le due imbarcazioni rientrarono nel 1780. Numerosi reperti di questa spedizione sono conservati al Museo di Storia Naturale, Sezione di Antropologia ed Etnologia dell'Università degli Studi di Firenze.
La morte di Cook
Il dibattito sulle cause e sulla modalità dell'uccisione di Cook non si è mai sopito. Probabilmente si trattò di un omicidio rituale consumato collettivamente in quanto i nativi si accanirono sul cadavere. Come riferito nelle testimonianze oculari, raccolte dal capitano James King, dei marinai e dei marines presenti « il suo corpo fu immediatamente trascinato a riva e circondato dai nemici che, strappandosi il pugnale l’uno con l’altro dalle mani, mostrarono un selvaggio desiderio di riservarsi ognuno una parte della sua distruzione ». Gli hawaiani si impadronirono quindi del corpo e lo trascinarono lontano. Nello scontro rimasero uccisi anche quattro dei marines di Cook mentre due furono feriti. In realtà i nativi non fecero un gratuito scempio delle spoglie di Cook, anzi il suo corpo fu conservato gelosamente dagli anziani.
La morte di Cook
Seguendo la tradizione delle comunità tribali del tempo, il corpo di Cook subì rituali funerari simili a quelli riservati ai capi e agli anziani più importanti della società hawaiana. Il corpo fu quindi sventrato, cotto per facilitare la rimozione della carne, e le ossa furono accuratamente ripulite per la conservazione come se fossero icone religiose, in un modo che ricorda un po' il trattamento riservato alle reliquie dei santi europei nel Medioevo.
Alcuni dei resti di Cook, come rivelano alcune prove che lo confermano in tal senso, furono poi restituiti agli inglesi dopo un accorato appello da parte dell'equipaggio: il 22 febbraio le poche spoglie recuperate di Cook furono formalmente sepolte in mare nelle profondità della baia al rintocco delle campane e sotto le salve dei cannoni.
Una versione ritagliata del dipinto originale di Cleveley che è stato scoperto nel 2004 e raffigurerebbe il Capitano Cook come un uomo violento
Malgrado immagini, testimonianze e dati dell'epoca sostengano prevalentemente la responsabilità degli indigeni hawaiani nel mettere mano alle armi per primi, nel 2004 fu scoperto in una collezione privata appartenente ad una famiglia dal 1851, il dipinto originale del 1784 di John Cleveley dal quale sembrano derivati molti altri dipinti contemporanei che avevano sempre dato l'immagine di un Cook pacificatore.
Il fratello di Cleveley era stato un membro dell'equipaggio di Cook e la pittura sembrerebbe concorde con le testimonianze oculari. L'originale raffigura il capitano in preda alla furia e coinvolto nel combattimento corpo a corpo mentre è intento ad aizzare i suoi uomini contro i nativi hawaiani, facendo pensare che questi, per difendersi dai marinai inglesi, si siano trovati costretti a ucciderlo. La scoperta del dipinto originale non ha comunque cambiato il modo della maggior parte degli storici nel giudicare il rapporto pacato di Cook con gli hawaiani e, anche se durante il suo ultimo viaggio fu riferito da alcuni suoi contemporanei che egli era diventato irrazionale e violento, David Samwell, che aveva navigato con Cook sulla Resolution, scrisse di lui:
« ...He was a modest man, and rather bashful; of an agreeable lively conversation, sensible and intelligent. In temper he was somewhat hasty, but of a disposition the most friendly, benevolent and humane. His person was above six feet high: and, though a good looking man, he was plain both in dress and appearance. His face was full of expression: his nose extremely well shaped: his eyes which were small and of a brown cast, were quick and piercing; his eyebrows prominent, which gave his countenance altogether an air of austerity. »
« ...Era un uomo modesto, e piuttosto schivo; di conversazione briosa e piacevole, sensibile e intelligente. Di temperamento un po' sbrigativo, ma di disposizione più che amichevole, benevola e umana. la sua persona era di oltre sei piedi di altezza: e, oltre che un uomo di bell'aspetto, era semplice, sia nel vestire che nelle sembianze. Il suo volto era pieno di espressione:il suo naso estremamente ben modellato: i suoi occhi che erano piccoli e di colore marrone, erano vivaci e penetranti; le sopracciglia prominenti davano al suo volto tutto un'aria di austerità »
(David Samwell)
Le motivazioni della morte di Cook sono state al centro di un ampio e aspro dibattito tra i due antropologi Marshall Sahlins e Gananath Obeyesekere, svoltosi alla fine degli anni Novanta, e che ha coinvolto anche altri storici, sociologi e antropologi.
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