Energia e comunicazioni in fondo al mare - I cavi sottomarini
Il primo cavo trasportava il segnale Morse
Il primo cavo trasportava il segnale Morse
In telecomunicazioni ed ingegneria elettrica il cavo sottomarino è un cavo appositamente costruito e posato sul fondo del mare, di un lago o un fiume (cavo subacqueo), usato per trasportare informazioni su una tratta o dorsale della rete di trasporto dati oppure energia elettrica nella rete di trasmissione elettrica tra le due sponde.
Esistono quindi due categorie di cavi sottomarini: quelli per le telecomunicazioni e quelli per trasporto di energia.
Mappa dei cavi sottomarini - www.engeene.it
Il primo cavo posato era destinato al trasporto del segnale del telegrafo Morse. Successivamente si sono posati cavi per la telefonia ed il traffico di dati digitali, ad esempio per la rete internet. Il miglioramento della tecnologia permette di aumentare sempre più la quantità di dati o il numero di comunicazioni telefoniche veicolate.
Una fitta rete di cavi sottomarini collega tutti i continenti tranne l'Antartide, che quindi risulta collegato solo mediante satelliti.
Operazioni di imbarco di una sezione del cavo telegrafico transatlantico - Foto www.betasom.it
Nonostante l'avvento dei satelliti artificiali che possano fungere da ponti radio satellitari tra continenti, i cavi sottomarini sono ancora ampiamente utilizzati per un motivo in particolare. Un satellite geostazionario deve essere posto in orbita ad una altezza dalla superficie terrestre di 36 000 km per cui il percorso di andata e ritorno compiuto dal segnale radio è di circa 72 000 km.
Alla velocità della luce le onde radio impiegano circa un quarto di secondo a percorrerlo. Questo significherebbe in una telefonata dovere attendere un tempo di latenza di mezzo secondo (andata e ritorno della risposta) tra la fine della propria frase e l'inizio della risposta dell'interlocutore. Un cavo idealmente posato tra Roma e New York avrebbe invece una lunghezza di 6 600 km e causerebbe un ritardo totale di soli 5 centesimi di secondo.
Satellite di telecomunicazione sorvolano la terra con riflettente pannelli solari mirror Archivio Fotografico - 8668935
Il primo esperimento ufficiale di posa di un cavo sotto l'acqua fu effettuato nel 1845 nella baia di Portsmouth dalla ditta S.W. Silver & Company. La società non fu però in grado di passare ad una fase commerciale per carenze finanziarie.
Il primo cavo sottomarino destinato alla telegrafia fu posato sotto La Manica tra l'Inghilterra (Dover) e la Francia (Calais) nell'agosto del 1850, dalla Società Telegrafica Anglo-Francese Submarine Telegraph Co. Il cavo rimase operativo pochi giorni, dopo i quali venne interrotto forse dall'ancora di un pescatore.
Disegno che ritrae la traversata della Manica del piroscafo Goliath dei fratelli Brett durante la posa del primo cavo sottomarino - cronachedal900.blogspot.com
Ci si rese ben presto conto della necessità di irrobustire e corazzare il cavo per difenderlo dai pericoli causati dalla navigazione e dagli animali marini. Nel 1852 fu stabilita la prima linea diretta Parigi-Londra.
In Italia si iniziarono a posare i primi cavi sottomarini dal 1854 tra Sardegna, Corsica, La Spezia e Algeria, e nel canale di Sicilia.
I primi cavi impiegavano come isolante una gomma naturale, la Guttaperca, ricavata dalla pianta tropicale Gutta percha. Poiché questa varietà è spontanea dei territori all'epoca colonie europee, si crearono monopoli commerciali che ne controllavano la produzione.
Il primo cavo sottomarino transatlantico, TAT-1, posato nel 1955. La capacità era di solo 36 telefonate alla volta - www.linkiesta.it
Il primo tentativo di posare un cavo attraverso l'oceano atlantico fu fatto nel 1858, dopo avere raccolto i fondi necessari mediante emissione di obbligazioni pubbliche. La posa iniziò dai due estremi, l'Irlanda e Terranova, per mezzo di due navi. Su ciascuna imbarcazione era caricato metà del cavo totale, 2 200 km più una riserva. I lavori procedettero per settimane tra mille difficoltà, il cavo si ruppe più di una volta e fu ripescato con enorme pazienza. Si insinuò perfino il dubbio della presenza di un sabotatore a bordo.
Bisogna considerare che la lunghezza del cavo è maggiore della distanza tra le coste, poiché è necessario scendere in profondità e risalire, ma anche superare valli e rilievi subacquei. Le correnti oceaniche possono anche spostare il cavo durante la discesa, allungando ulteriormente il percorso. La posa del cavo è comunque preceduta da una campagna di rilevamento mediante scandaglio della morfologia del fondale.
L'ex transatlantico Great Eastern 1866
Questo primo cavo, accolto con grande risalto dalla stampa mondiale, funzionò però solamente un mese, dopodiché le notizie tornarono ad impiegare settimane per attraversare l'oceano tra Europa ed America.
Un nuovo tentativo si ebbe nel 1865, per opera della Atlantic Telegraph Co. Gli investitori, nonostante l'insuccesso di pochi anni prima diedero fiducia all'impresa, acquistando nuove obbligazioni. In questa impresa fu impiegata un'unica nave, l'ex transatlantico Great Eastern, riadattato come nave posacavo e caricato con quasi 2000 km di cavo. L'opera fallì in seguito alla rottura del cavo dopo 600 km.
L'opera fu finalmente conclusa nel 1866 dalla Anglo-American Telegraph Co. utilizzando la stessa nave posacavi. Nella stessa impresa fu ripescato e completato il cavo del 1865.
1866. La Anglo-AmericanTelegraph Company completa il primo cavo telegrafico transatlantico. Anche se il primo cavo fu posato il 5 Agosto 1858,
Nel 2003 è stata inaugurata una linea sottomarina tra Galatina (Lecce) e Aetos (Grecia).
Un altro traguardo viene portato a termine in Italia nel 2009 per opera di Terna, con la stesura della prima super linea elettrica SAPEI tra Sardegna e Lazio. Il cavo si snoda per 420 km a 1600 m di profondità per 1000 MW di potenza, stabilendo nuovi primati anche al di fuori del Mediterraneo.
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